15 febbraio 2025

(Prossimo aggiornamento sabato 22 febbraio 2025)

Da oggi LA VITA dei malati, degli anziani e dei portatori di handicap è in PERICOLO

Martedì 11 febbraio la Regione Toscana, prima regione italiana, ha approvato una legge sul suicidio assistito ponendo anche le condizioni per accedervi, ovvero, “una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente”.

Perché preoccuparci? Le esperienze Internazionali

A questo punto molti potrebbero chiedersi: “Con una regolamentazione così ferrea, dove sta il pericolo per malati e fragili?”. La risposta la diedi già un po’ di tempo fa nel mio libro: “EUTANASIA. Se la conosci la combatti. Dall’ideologia al reale. Net testo, trattai il fine vita, non da una prospettiva religiosa ma societaria, esaminando la storia di alcuni Paesi dove l’eutanasia è legale: Belgio, Olanda, Canada da molti anni e Gran Bretagna dove si sta approvando la legge.
Tutte queste nazioni hanno seguito lo stesso iter. Prima la legalizzazione del suicidio assistito, poi dell’eutanasia per i casi più gravi, infine, con il trascorrere del tempo, “le maglie si sono allargate” e tutti i “paletti” sono saltati, e ora in molti la esigono per ogni tipologia di malattia e di disabilità, anche per i minori. Ma, peggio ancora, tanti sono vittime di questa barbaria e il loro ultimo grido straziante prima della “dolce morte” è: “non voglio l’eutanasia”. Ma, ormai, è troppo tardi!
Di conseguenza, non serve possedere una “sfere di cristallo”, per comprendere che l’approvazione della Legge Toscana fa intraprendere anche all’Italia lo stesso percorso. Prendiamo come esempio il Canada, dove la legge BILL C-7 del 17 marzo 2021 ha ampliato le opportunità di accedere all’eutanasia. Ora, per avvalersi della pratica eutanasica, non necessita più essere affetti da gravi malattie fisiche o accentuate disabilità, ma l’accesso è accordato a chi è sofferente di qualsiasi infermità o fragilità; anche la solitudine e l’isolamento. E, dall’11 marzo 2022, è toccato ai malati psichici. Il report del 2024 è drammatico: 1 morte su 20 è provocata dall’eutanasia.
Inoltre non possiamo, scordare quello che io definisco il “problema dei problemi” della nostra Nazione: l’inverno demografico. Poche nascite, una popolazione che invecchia, e ciò comporterà a breve, prima la riduzione e poi l’abolizione dell’attuale sistema sanitario “universalistico” come pure dovrà essere riformulato il sistema pensionistico. Le proiezioni riguardanti il 2030 mostrano che l’assegno mensile del pensionato non potrà superare il 60% dell’ultima mensilità percepita da lavoratore. Pertanto, quale soluzione migliore di avviare i più vulnerabili alla morte? Così l’eutanasia potrebbe divenire una “formidabile pressione” sugli “scarti della società”, dal momento che il malato, l’anziano, il disabile, il sofferente di patologie psichiatriche sono liberi solo formalmente, vivendo una condizione di totale fragilità esistenziale, psicologica e emotiva. Si pensi, esempio, alle sollecitazioni a “togliere il disturbo” che potrebbero essere esercitare su questi sofferenti colpevolizzandoli per i loro costi sanitari e sociali.

Le “cure palliative” una soluzione

E’ giusto e doveroso ridurre la sofferenza; come?
Impegnandosi con serietà e sollecitudine per diffondere la cultura delle “Cure Palliative”. Il dramma maggiore a cui spesso si condanna l’ammalato terminale o il disabile grave è quello di non offrirgli adeguate cure palliative, nonostante che legge 38/2010: “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, avesse come obiettivo la costituzione di cure palliative e terapie del dolore in tutti gli ambiti assistenziali, in ogni fase della vita e per qualunque patologia ad andamento cronico ed evolutivo, per la quale non esistono più terapie per stabilizzare la situazione. A quindici anni dall’approvazione della legge, sono presenti in Italia solo 242 hospice per un totale di 3.076 posti letto (5 ogni 100.000 abitanti), oltre pochissime Reti Locali di Cure Palliative, mentre si stima che ogni anno, in Italia, oltre 200mila persone dovrebbero essere accompagnate da un approccio palliativo e i numeri aumentano per l’invecchiamento della popolazione.
Ebbene, “la medicina palliativa costituisce una scelta attiva di accompagnamento alla vita, per darle ancora tutto il significato possibile, compatibilmente con una malattia che distrugge a poco a poco il corpo, ma generalmente mantiene integro e vivo ciò che di più significativo c’è nell’uomo: lo spirito e la mente, che dal corpo non sono mai disgiungibili” (Diakonìa della vita. Manuale di Bioetica, Ed. Università Santa Croce, pg. 383).

I paladini della morte

Leggiamo nel sito dell’Associazione Coscioni, una delle promotrici della legge toscana: “Ogni giorno ci sono malati terminali che si suicidano nelle condizioni più terribili. Sono persone alle quali la legge italiana nega la possibilità di essere accompagnati alla fine della vita senza soffrire, condannando al carcere chi li aiuta” (https://www.eutanasialegale.it/). Che falsità, poiché questa Associazione non ha mai indicato le Cure Palliative, essendo la loro metodologia unicamente l’influenza al “sentire emotivo e pietistico” e, fanno di tutto, affinchè i cittadini si abbeverino alle loro menzogne.

Cittadini fate sentire la vostra voce

Mi auguro che ogni cittadino, gli operatori sanitari e le Associazioni di Volontariato, tutelino le persone sofferenti e fragili con la convinzione che dobbiamo curarle e accompagnarle con la vicinanza, la cura e la compassione, anche mediante una reale applicazione delle cure palliative.
Tra dieci anni come vorrei non aver avuto ragione!
Don Gian Maria Comolli

PER APPROFONDIRE

EDITORIALI

IL VANGELO DELLA DOMENICA

VI domenica per Annum – LE BEATITUDINI –   

(Lc. 6.17;20-26) 

(16 febbraio 2025) 

Le beatitudini che saranno proclamate nel Vangelo di questa domenica, sono il codice della vita cristiana e la sintesi del messaggio rivoluzionario che Cristo ha portato al mondo: un messaggio di felicità.
Gesù, prendendo atto del bisogno di gioia presente nell’uomo, non solo lo approva, perché lo ha donato Dio creatore al cuore di ogni individuo, ma cambia “la segnaletica del percorso”, cioè muta radicalmente il valore delle cose e ribalta la mentalità del mondo.
In questo contesto possiamo comprende che le vecchie ma anche attuali obiezioni contro il messaggio del Vangelo, secondo cui il cristianesimo sarebbe la religione della rinuncia e della tristezza, nemica della vita e dell’impegno sulla terra, oppure la religione non può andare d’accordo con la ragione, oppure la religione porta dell’alienazione, sono obiezioni misere. Chi fa queste accuse non sa comprendere nulla al di fuori del gioco delle sue passioni e dei sui interessi; non sa vedere una spanna oltre il temporale e il materiale. Si tratta di incomprensioni e di un rifiuti aprioristici al cui fondo sta il timore di essere posti in discussione, di venire costretti ad un esame poco lusinghiero per il proprio orgoglio, ad un possibile superamento dei propri interessi.
Il Vangelo non è contro l’uomo, anzi ne mette in luce la parte migliore, ne esalta le aspirazioni e lo spinge ad una crescita reale e operosa per il miglioramento della sua condizione terrestre. Il Vangelo non rende tristi e non toglie le speranze di una perfezione nella vita; tutt’altro: esso non solo non spegne la felicità, ma la proclama. Per questo tutte le frasi del Vangelo di domenica incominciano con la grande parola “Beati”, cioè essere felici; avere gioia e pienezza.
Concludo ribadendo nuovamente che il Vangelo garantisce la felicità ma con due condizioni: modifica la natura della felicità e i modi per raggiungerla.

 

IL “CONTATORE” DEGLI ABORTI

Controlla in tempo reale il numero degli aborti nel mondo dal 1 gennaio 2025

Oggi siamo a 5.571.000

VERIFICA IL CONTATORE

 

LA “DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA”

L’obiettivo del libro non è solo quello di illustrare e attualizzare i temi e riflessioni intorno a molteplici argomenti, ma soprattutto quello di stimolare molti a “rimboccarsi le maniche” affinché ognuno possa offrire il proprio contributo alla costruzione di una società “alternativa”, dove Dio e la vita dell’uomo siano nuovamente rispettati, venerati e onorati.

CONOSCI IL TESTO

BREVI VIDEO RIGUARDANTI IL PRIMO CAPITOLO

 

BIOETICA

Le librerie espongono vari testi sui temi bioetici redatti da autorevoli studiosi. Abitualmente, però, si passa oltre valutandoli complessi e reputando gli argomenti rivolti agli “addetti ai lavori” (bioeticisti, ricercatori, scienziati…). Al contrario, il testo che vi presento, si propone di superare questo pregiudizio, narrando la bioetica con un linguaggio semplice e chiaro, pur conservando intatto il rigore scientifico.
Il libro, dopo aver posto le basi del discorso etico e bioetico, esaminerà i momenti fondamentali della vita, ponendo l’attenzione ad alcune problematiche esistenziali e sociali affinchè la vita umana sia rispettata in tutte le sue fasi dal concepimento alla morte naturale.

CONOSCI IL TESTO

ALCUNI VIDEO CON INTERVISTE A “TV PADRE PIO” SUGLI ARGOMENTI PRINCIPALI DELLA BIOETICA

UN LIBRO ALLA SETTIMANA

 

E. Perucchietti, La Censura nelle “Democrazie” del XXI Secolo, Ed. Arianna, pp. 240, Euro 19,90

Sui social network il controllo delle informazioni è sempre più stringente: post, articoli e opinioni che sfidano la narrativa dominante vengono oscurati o rimossi, mentre gli algoritmi penalizzano i contenuti ritenuti “non conformi” a certi standard, determinando una moderna forma di Inquisizione digitale. “Se vogliamo che la nostra voce conti, ricorda E. Perucchietti, dobbiamo unirci in una lotta comune contro il fuoco del totalitarismo democratico, pronto a bruciare digitalmente ogni forma di dissenso e a riscrivere la Storia a proprio piacimento” (APPROFONDISCI).

LA NOSTRA BIBLIOTECA

https://www.gianmariacomolli.it/category/libri/

 

UN FILM ALLA SETTIMANA

Il banchiere della Resistenza (2018)

Mettendo in pericolo la sua famiglia e il suo futuro, un banchiere nell’occupata Amsterdam rallenta la macchina da guerra nazista creando una banca sotterranea per finanziare la resistenza (APPROFONDISCI).

I NOSTRI FILM

https://www.gianmariacomolli.it/category/film/

 

FESTIVAL DI SANREMO 2025: da un’altra ottica

Ho voluto leggere il Festival da “un’ ottica umanizzante”, anche perché sulle canzoni non so andare oltre il “mi piace” o “non mi piace” e ho trovato contenuti notevoli che vi propongo.

COMUNICAZIONE

Riprendo con questo sabato l’aggiornamento settimanale del blog “L’uomo pensante” dopo alcuni mesi di forzata inattività per problemi fisici e ambientali. In questi mesi ho sentito la vicinanza di molti che ringrazio e che mi hanno anche invitato a impegnarmi nuovamente in questo mio oneroso “hobby”. Dopo debita riflessione, ho accettato anche confortato dai numeri del “home pagina interna” che registra il numero di visite: dal 5 marzo 2018 ad oggi sono 4.830.050 con 8.668 pagine inserite. Molte o poche? Persone interessate o capitate lì per caso?… non lo so. Mi guida in questo nuovo sforzo l’invito di papa Benedetto XVI: “A voi, carissimi Sacerdoti, rinnovo l’invito a cogliere con saggezza le singolari opportunità offerte dalla moderna comunicazione. Il Signore vi renda annunciatori appassionati della buona novella anche nella nuova ‘agorà’ posta in essere dagli attuali mezzi di comunicazione” (24 gennaio 2010).

L’uomo pensante

Sarei quindi soddisfatto se questo blog che proporrà molteplici argomenti, richiamandosi non unicamente al Magistero della Chiesa Cattolica ma anche a documenti scientifici, alla storia, alla filosofia e alla ragione, agevolasse il visitatore nel trasformarsi in “uomo pensante”. Cioè riuscisse a “chiarirsi le idee”, ragionando con la propria testa, di fronte a fatti ed eventi che gli strumenti massmediatici, interessati preminentemente al “sensazionale”, offuscano nell’obiettività dell’annuncio e nei contenuti. Di conseguenza, il più delle volte, leggiamo o udiamo conclusioni scorrette e strumentali. La sfida quindi è di offrire uno strumento “di discernimento”, spostando l’attenzione dal “chiacchereccio”, dal “qualunquismo” e dal “populismo” all’ “essenziale”.

Gli argomenti

Ogni settimana, oltre un editoriale che tratterà una tematica di attualità, il blog svilupperà molteplici argomenti tra cui il Giubileo, la Dottrina Sociale della Chiesa, una Pillola di Saggezza (mensile)…, oltre che presentare un libro e un film. E, per aprirci a vari settori in modo pluralista, riporterà cento articoli di vari siti on line che solitamente non leggiamo.
A presto.
Don Gian Maria Comolli

4 gennaio 2025

Twitter di Papa Francesco

Non riporto twitter al momento sospesi ma vi chiedo di pregare per Papa Francesco (88 anni). La sua situazione si è rivelata più complessa di quanto inizialmente comunicato. Non si tratta di una semplice bronchite, ma di una polmonite bilaterale, una condizione particolarmente delicata per un paziente della sua età. Una TAC toracica di controllo, eseguita presso il Policlinico Gemelli, ha evidenziato la necessità di un’ulteriore terapia farmacologica intensificata. Grazie.

RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ONLINE “CONTROCORRENTE”

(Gli articoli più significativi di alcuni giornali online ma poco conosciuti)

 

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Per papa Francesco bisogna mettere al centro della comunicazione il racconto delle storie di bene, vincendo la tentazione di coloro che tendono a dare spazio solo al male.

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