29 aprile 2025

Aggiornamento dedicato quasi totalmente a Papa Francesco

(Prossimo aggiornamento sabato 3 maggio 2025)

GRAZIE PAPA FRANCESCO

Lunedì 21 aprile 2025 siamo rimasti sgomenti quando il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, alle 9.47 ha annunciato il ritorno al Padre del nostro amatissimo Papa Francesco.
In questo editoriale lo vogliamo ricordare ribadendo come premessa l’importanza del Papa per ogni cristiano. Afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Il Papa, Vescovo di Roma e Successore di san Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli. Infatti, il Romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente” (882). Dunque, il Papa, è la “guida suprema della Chiesa” a livello spirituale, dottrinale e morale. E, anche quando alcune sue posizioni non ci soddisfano, come discepoli del Signore Gesù, abbiamo il dovere di mostrargli sempre fedele obbedienza e rispetto. Un “rispetto” che a volte è venuto meno nei confronti di papa Francesco con delle critiche infondate anche da parte di alcuni cristiani che si sono lasciati condizionare da notizie volutamente strumentali dei mezzi di comunicazione senza verificare le fonti. Tra le molte una bufala mi è rimasta impressa: “Quelle suore pregano troppo. E il Vaticano chiude l’Ordine” (Il Giornale, 23 giugno 2019) oppure “Il Papa le vuole più moderne, loro non cedono: 34 suore abbandonano l’Ordine” (leggilo.org, 24 giugno 2019). Poi, fai una ricerca su internet, e ti accorgi che è una fake news.
Ebbene, a Papa Francesco, in questi dodici anni di pontificato, nulla gli è stato risparmiato non solo da chi si proponeva la fantascientifica distruzione della Chiesa Cattolica ma anche da parte di uomini e donne che sostengono di amare la Chiesa e continuamente lo hanno confrontano con i suoi predecessori, poiché per gli amanti del chiacchiericcio, è sempre migliore il “Papa precedente”, anche se biasimato o deplorato. Ma Lui, uomo libero, non si è mai lasciato intimorire dagli attacchi o dalla mentalità dominante, il cosiddetto “politicamente corretto” cioè quelle teorie che vogliono distruggere la famiglia, i rapporti e la vita. Ha sempre proposto e attualizzato unicamente gli insegnamenti del Signore Gesù totalmente in linea con la millenaria Dottrina della Chiesa e con il Magistero dei suoi predecessori. Direi, guardando gli ultimi decenni, che ha saputo intersecare gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, proponendoli con un linguaggio che facessero breccia nell’attuale società post-moderna. Esaminiamo alcuni dei suoi principali insegnamenti.

La gioia di essere cristiani

Fin dall’inizio del pontificato ha invitato con l’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” a recuperare la gioia di essere cristiani attintinti alla fonte originaria che è l’amore di Dio (cfr.7) e l’incontro personale con Gesù Cristo (cfr.1). Da qui l’impegno per un cammino di santità, poiché la chiamata alla santità, il Signore la propone ad ogni uomo e si raggiunge: “vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno”(Gaudete et exultate, 14). Una “gioia” che non può essere trattenuta ma da comunicare mediante quella che Lui ha definito “una Chiesa in uscita” con le porte sempre aperte ad accogliere tutti come un “ospedale da campo dopo una battaglia” per curare le ferite dell’uomo contemporaneo e riscaldare il cuore di chi si rivolge a lei (19 agosto 2013).

La misericordia di Dio

Fin dall’inizio del pontificato ha ci ha continuamente comunicato la misericordia di Dio, fino a indire un Anno Santo della Misericordia (2025/2016). E come scordare le parole del primo Angelus: “Eh!, fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. ‘Grande è la misericordia del Signore’, dice il Salmo” (17 marzo 2013).

Dalla parte dei fragili, dei deboli, dei poveri e degli ultimi

Non ha mai scordato i più fragili, dai poveri agli immigrati, vittime dell’egoismo, della globalizzazione e di un’ “economia iniqua che uccide”. Da qui la particolare attenzione per queste categorie. Dai poveri che vivono in Roma che spesso ha voluto come “ospiti d’onore” a importanti eventi, incaricando inoltre il suo Elemosiniere affichè divenisse la sua “longa manus” per supportarli economicamente. Ai mille appelli a favore dei migranti che non sono i nostri nemici ma vittime che “cercano una vita migliore lontano dalla povertà, dalla fame, dallo sfruttamento e dall’ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta che equamente dovrebbero essere divise tra tutti” (01/10/2015). Dunque, forti richiami, alle colpe del Paesi ricchi causa diretta di questo fenomeno epocale.

A favore di “tutta la vita”

Contro chi sopprime la vita nascente con l’aborto e quella terminale con l’eutanasia è stato molto duro.
A proposito dell’aborto: “Io vi domando: è giusto ‘fare fuori’ una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Non si può, non è giusto ‘fare fuori’ un essere umano, benché piccolo, per risolvere un problema. E’ come affittare un sicario per risolvere un problema” (10 ottobre 2018). Inoltre, papa Francesco, seppe allargare l’orizzonte del problema: dalla Chiesa alla società.
A proposito dell’eutanasia, l’ha definì il “fallimento dell’amore”. Dunque, “non c’è un diritto alla morte, ma no all’accanimento terapeutico”. “Dobbiamo stare attenti a non confondere questo aiuto con derive anch’esse inaccettabili che portano a uccidere. Dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocare la morte o aiutare qualsiasi forma di suicidio. Ricordo che va sempre privilegiato il diritto alla cura e alla cura per tutti, affinchè i più deboli, in particolare gli anziani e i malati, non siano mai scartati” (8 agosto 2024).
Ecco la sua amara conclusione: “Non sono tanti quelli che lottano per la vita in un mondo dove ogni giorno si costruiscono più armi, ogni giorno si fanno più leggi contro la vita, ogni giorno va avanti questa cultura dello scarto, di scartare quello che non serve, quello che dà fastidio” (4 febbraio 2018).

Contro l’ideologia gender e la cultura woke

Ha compreso totalmente e completamente la pericolosità e la nefandezza dell’ideologia gender che “nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia. “Questa ideologia induce progetti educativi e orientamenti legislativi che promuovono un’identità personale e un’intimità affettiva radicalmente svincolate dalla diversità biologica fra maschio e femmina. L’identità umana viene consegnata ad un’opzione individualistica, anche mutevole nel tempo” (Amoris laetitia, 56). Non a caso questo concetto è stato citato oltre cinquanta volte, spesso con toni spietati (cfr. G.M. Comolli, Gender. La silenziosa peste che si sta diffondendo nel XXI secolo. Se la conosci ti puoi difendere, Youcanprint, pp. 24-54). “Lo stesso hanno fatto le dittature del secolo scorso. Sono entrate con la loro dottrina. Pensate ai ‘Balilla’, pensate alla Gioventù Hitleriana… Hanno colonizzato il popolo, volevano farlo. Ma quanta sofferenza!” (10 gennaio 2015).

Tolleranza zero alla pedofilia

Ha combattuto con fermezza e intransigenza la pedofilia, questa “vergogna” anche della Chiesa che per troppo tempo era stata nascosta con la malintesa disponibilità alla comprensione e al perdono, ordinando a tutti gli episcopati mondiali “tolleranza zero” nei confronti del clero che si macchia di questo atroce delitto. Ma con due atteggiamenti. Una condanna totale di “tutta la pedofilia” che alcuni gruppi vorrebbero sdoganare. Ma niente processi sommari modello Rivoluzione Francese: “Alcune delle organizzazioni anti-abusi non sono rimaste contente dell’Incontro di febbraio 2019: ‘No, ma non hanno fatto nulla’. Io li capisco perché c’è la sofferenza dentro. E ho detto che se avessimo impiccato cento preti abusatori in Piazza San Pietro sarebbero stati tutti contenti, ma il problema non si sarebbe risolto. I problemi nella vita si risolvono con i processi, non occupando spazi” (10 maggio 2019).

Il nostro discorso potrebbe proseguire a lungo poiché i dodici anni di pontificato sono stati ricchissimi di eventi.
Concludo ricordando l’amore che ha nutrito per i sacerdoti più volte espresso negli incontri con il clero della diocesi di Roma o nei viaggi apostolici in Italia e fuori. Anche ultimamente si è schierato dalla loro parte “continuamente sotto attacco mediatico e spesso ridicolizzati oppure condannati a causa di alcuni errori o reati di alcuni loro colleghi”. E, allora l’invito ai vescovi: “Noi Vescovi abbiamo il dovere di presenza e di vicinanza al popolo cristiano, ma in particolare ai nostri sacerdoti, senza discriminazione e senza preferenze. Un pastore vero vive in mezzo al suo gregge e ai suoi presbiteri, e sa come ascoltare e accogliere tutti senza pregiudizi. Non dobbiamo cadere nella tentazione di avvicinare solo i sacerdoti simpatici o adulatori e di evitare coloro che secondo il vescovo sono antipatici e schietti; di consegnare tutte le responsabilità ai sacerdoti disponibili o “arrampicatori” e di scoraggiare i sacerdoti introversi o miti o timidi, oppure problematici. Essere padre di tutti i propri sacerdoti; interessarsi e cercare tutti; visitare tutti; saper sempre trovare tempo per ascoltare ogni volta che qualcuno lo domanda o ne ha necessità; far sì che ciascuno si senta stimato e incoraggiato dal suo Vescovo” (20 maggio 2024).

Papa Francesco invitava i presenti al termine di ogni udienza a ricordarsi di pregare per lui; in questi giorni lo facciamo più intensamente.

Don Gian Maria Comolli

IL VANGELO DELLA DOMENICA

2° DOMENICA DI PASQUA (DELLA DIVINA MISERICORDIA) (Gv. 20, 19-31)

(27 aprile 2025)

TOMMASO UN DI NOI

Credere nella Risurrezione di Gesù non è mai stato facile essendo un evento che oltrepassa la ragione e l’immaginazione. Credere è stato difficile anche per gli apostoli come sentiremo nel Vangelo di questa domenica.
Uno dei personaggi principali di questa domenica è Tommaso divenuto nella tradizione simbolo dello scettico, del dubbioso, del diffidente.
Ma cosa fa di diverso dagli altri apostoli? Nulla. Loro hanno visto e hanno creduto; lui vuole fare la stessa esperienza. Perciò, Tommaso, non è né migliore né peggiore degli altri, ma rappresenta o meglio, personifica la difficoltà di credere che sta in tutti noi. Tommaso incarna il nostro bisogno di prove “evidenti”. Gesù lo prende sul serio, e otto giorni dopo, appare nuovamente dedicandosi interamente a Tommaso. Non disprezza il suo bisogno di toccare e gli offre le mani e il costato; non lo rimprovera per la scarsa fede ma lo ama così com’è. E, dall’apostolo sgorga la bellissima professione di fede; “mio Signore e mio Dio”.
E, per noi il Cristo afferma: “Beati coloro che crederanno senza aver visto”.

Buona Domenica

 

IL “CONTATORE” DEGLI ABORTI

Controlla in tempo reale il numero degli aborti nel mondo dal 1 gennaio 2025

Oggi siamo a 14.146.000

VERIFICA IL CONTATORE

 

LA “DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA”

L’obiettivo del libro non è solo quello di illustrare e attualizzare i temi e riflessioni intorno a molteplici argomenti, ma soprattutto quello di stimolare molti a “rimboccarsi le maniche” affinché ognuno possa offrire il proprio contributo alla costruzione di una società “alternativa”, dove Dio e la vita dell’uomo siano nuovamente rispettati, venerati e onorati.

CONOSCI IL TESTO

BREVI VIDEO RIGUARDANTI IL PRIMO CAPITOLO

 

BIOETICA

Le librerie espongono vari testi sui temi bioetici redatti da autorevoli studiosi. Abitualmente, però, si passa oltre valutandoli complessi e reputando gli argomenti rivolti agli “addetti ai lavori” (bioeticisti, ricercatori, scienziati…). Al contrario, il testo che vi presento, si propone di superare questo pregiudizio, narrando la bioetica con un linguaggio semplice e chiaro, pur conservando intatto il rigore scientifico.
Il libro, dopo aver posto le basi del discorso etico e bioetico, esaminerà i momenti fondamentali della vita, ponendo l’attenzione ad alcune problematiche esistenziali e sociali affinchè la vita umana sia rispettata in tutte le sue fasi dal concepimento alla morte naturale.

CONOSCI IL TESTO

ALCUNI VIDEO CON INTERVISTE A “TV PADRE PIO” SUGLI ARGOMENTI PRINCIPALI DELLA BIOETICA

UN LIBRO ALLA SETTIMANA

G.M. Comolli, FRATELLI NELLA GIOIA, Youcanprint, pp. 206, Euro 18.00


Il testo è stato scritto nel marzo 2023 dieci anni dopo l’elezione di Mario Bergoglio a “Vescovo di Roma”. Il libro ripercorre cinque dei principali documenti di Papa Francesco a modo di riassunto affinché nessuno dei suoi insegnamenti vada perduto. Documenti esaminati: Evangelii gaudium, Laudato sì, Amoris laetitia, Gaudete et esultate, Fratelli tutti.

 

LA NOSTRA BIBLIOTECA

https://www.gianmariacomolli.it/category/libri/

 

UN FILM ALLA SETTIMANA

CHIAMATEMI FRANCESCO – IL PAPA DELLA GENTE 


Il film racconta la vita di papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, nato da una famiglia di italo-argentini, dalla sua giovinezza trascorsa a Buenos Aires all’elezione a papa il 13 marzo 2013, il quale attraversa in Argentina il periodo travagliato della dittatura di Jorge Rafael Videla (APPROFONDISCI). 

 I NOSTRI FILM

https://www.gianmariacomolli.it/category/film/

 

LE DOMANDE AL DON (10)

Perplessità riguardo alla cremazione

Dal Nuovo Testamento non risulta che Gesù Cristo predicò nulla sulle modalità di seppellire i defunti. Non esistono argomentazioni di fede che contrastano con la prassi della cremazione. Come mai la Chiesa cattolica mostra diffidenza? Benedetta.

LA RISPOSTA DEL DON 

Il giudizio della Chiesa cattolica sulla prassi della cremazione, si è modificato nel XX secolo, trasformandosi dalla proibizione a questa pratica ritenuta espressione antireligiosa, come affermato nel Codex Iuris Canonici del 1917, alle aperture del 1963 con l’Istruzione del Santo Ufficio (8 maggio) che aboliva il divieto. Nel 1968, il Decreto Ordo Exsequiarum, della Congregazione per il Culto Divino, autorizzò le esequie cristiane a chi optava per la cremazione, pur riconfermando il valore della sepoltura dei cadaveri (Prosegui la lettura)

LE RISPOSTE DELLE SCORSE SETTIMANE 

 

LA SEDE VACANTE

Concluso il rito funebre e la tumulazione del Papa defunto, per la Chiesa universale inizieranno i «Novendiali», cioè nove giorni nei quali saranno celebrate Messe in suffragio per il defunto Pontefice.
In questi giorni si sono avviate anche le «Congregazioni generali» i cardinali (anche ultraottantenni che però non potranno partecipare al Conclave) affronteranno non solo il tema del successore di Francesco, ma anche su quale strada indirizzare la Chiesa, oltre alla gestione ordinaria della Chiesa e della Santa Sede. E, inoltre, decideranno la data di inizio del Conclave.

I CARDINALI ELETTORI

VUOI CONOSCERLI? CLICCA QUESTO LINK

 

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Il Blog dell’ “Uomo pensante” vuole combattere stereotipi e pregiudizi, non sta dalla parte di nessuno ma si basa unicamente sulla verità dei fatti e si propone di essere il più inclusivo possibile. Come potete notare, nonostante i numeri soddisfacenti di entrate giornaliere, non vi è nessuna pubblicità per non essere manipolato dagli inserzionisti. Per questo, se presto un servizio che ritenete buono, chiedo la vostra generosità nei confronti di chi fa il bene anche a “nome vostro”.
Evidenzio tre situazioni: i sacerdoti, un IRCCS (Ricerca e Cura a Carattere Scientifico) specializzato sulla psichiatria e un prete mio caro amico che gestisce una comunità di persone fragili.

SACERDOTI


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I sacerdoti sono un dono perché donano la loro vita agli altri. Dona anche tu. Il tuo bel gesto nei confronti dei sacerdoti è riconosciuto anche dal sistema fiscale. Una donazione, infatti, è deducibile dal reddito annuale se effettuata a favore dell’ICSC (Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero) attraverso: carta di credito, conto corrente postale, bonifico bancario.
Per le donazioni tramite conto corrente postale o bonifico bancario usare la causale “erogazione liberale art. 46 L.222/85”. Le donazioni per i sacerdoti sono deducibili dal reddito annuale fino a un massimo di euro 1.032,91.
Un sacerdote vive con molto meno di quello che si crede. E fa molto di più.
Dal 1984 è stata soppressa la retribuzione statale ai sacerdoti e il loro sostentamento è affidato esclusivamente alla tua generosità. In Italia esistono più di 35.000 sacerdoti che donano la propria vita agli altri. Con ogni tua offerta puoi garantire a queste persone una dignitosa sussistenza e contribuire alle loro missioni quotidiane, sempre rivolte ai più sofferenti. Basta un piccolo contributo per dare sostegno a tanti.
Mentre le offerte che fai direttamente in chiesa aiutano esclusivamente il sacerdote della parrocchia, le donazioni presenti in questo sito sono ripartite equamente tra tutti i sacerdoti per assicurare loro una vita decorosa.

IRCCS CENTRO FATEBENEFRATELLI SAN GIOVANNI DI DIO di BRESCIA

L’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia è un centro leader nella ricerca e cura delle malattie psichiatriche e della malattia di Alzheimer. I programmi di ricerca sono un aspetto essenziale dell’assistenza: permettono di scoprire nuove cure e trattamenti nell’interesse di tutta la comunità. L’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli ha stabilito rapporti collaborativi con qualificati centri italiani, europei e statunitensi, dimostrando capacità di operare in gruppi di lavoro internazionali. Infatti, l’integrazione tra clinica e ricerca rappresenta un importante punto di forza perchè il lavoro sperimentale è strettamente connesso alla cura. L’IRCCS cura ogni anno oltre seimila pazienti e gestisce nove Unità/Laboratori di ricerca e cinque Servizi di Ricerca.
Conosci l’IRCCS e come donare

DON MAURIZIO UDA

<Siamo saliti a Garzola, frazione di Como, attuale residenza di don Maurizio Uda. Con don Maurizio abbiamo visitato la sua casa su tre piani ascensore interno e stanze pregevolmente arricchire da stucchi sul soffitto e grandi finestre su un panorama stupendo. La villa è dotata di tante stanze che don Maurizio ha aperto a chi per molti motivi si trova in momenti particolari della propria vita. Don Maurizio ha sgombrato le stanze e le ha riadattate con letti a castello per gli ospiti. Eravamo in tredici ma con don Maurizio e i suoi ospiti ci siamo trovati in un attimo in una tavolata di venti persone. E così abbiamo conosciuto persone fragili che dopo aver perso il lavoro sono cadute nella dipendenza dell’alcool. Alla nostra tavola anche chi dopo un periodo di detenzione e sconto della pena ritrova la libertà ma non l’autonomia di una vita dignitosa trovando solo porte chiuse. Ad esempi, una giovane famiglia singalese e un africano che fuggono da situazioni difficili. Mario ha cucinato la pasta a cui don Maurizio ne ha aggiunta visto il numero dei commensali, poi secondo, frutta e dolce hanno concluso il pranzo domenicale. Questo è don Maurizio> (da https://www.masci-como.it/blog/2024/01/23/domenica-a-garzola/).

 

IL “PROTETTORE” DEL BLOG

Il Protettore di questo blog è il BEATO GIUDICE ROSARIO LIVATINO assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990 che è stato non solo un “uomo pensante” ma anche un magistrato modello e una persona di grande e autentica fede: «Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili». Quindi. come affermò san Giovanni Paolo II un “martire della giustizia e indirettamente della fede”. Pur partecipando alla Messa ogni giorno, forse nessuno ha notato la sua azione religiosa ma l’effetto di quell’azione, cioè la testimonianza. Dunque una fede non da mostrare nelle forme ma da rendere leggibile nella testimonianza. E, ogni suo documento, al termine, era siglato con STD (SUB TUTELA DEI). Il mio auspicio è che anche i molti visitatori di questo blog, seguendo il suo esempio, si pongano “sub tutela Dei” e testimoni, anche con le argomentazioni da uomini pensanti, di principi e di valori fondamentali alla nostra società e alle future generazioni. GRAZIE.
Per conoscere il beato Livatino: 

-La vita

-«L’uomo che ho ucciso, Livatino, – ha affermato: oggi mi aiuta a coltivare la speranza»

-Un commento sul Giudice Livatino

 

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Profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Con la sua testimonianza di fede, umiltà e vicinanza agli ultimi, ha segnato in modo indelebile il nostro tempo, rappresentando per il mondo intero un faro di speranza, dialogo e fraternità.

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