Una lunga inchiesta del magazine New York mette in fila tutte le domande sul coronavirus per cui la scienza non ha ancora risposte. Utilità dei lockdown compresa Leggi
L’ultima polemica sul fronte delle cure domiciliari ha visto protagonista il virologo Roberto Burioni, il quale ha sferrato un attacco «ai medici che curano a casa in stile Di Bella con terapie dimostratesi inefficaci, ma anche dannose». Sotto accusa la Regione Piemonte , Leggi
C’è un giudice a Reggio Emilia. Si tratta del Dott. Dario De Luca, Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale reggiano, al quale va ascritto il merito di aver emesso una sentenza giusta e coraggiosa. Leggi
Come ampiamente previsto e preannunciato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, l’Italia sprofonda nuovamente nel lockdown mascherato. A distanza di un anno dalle prime chiusure totali, la situazione epidemiologica appare identica e immutata e il Paese, con centomila morti in più e una strategia disastrosa di contrasto al virus, continua ad arrancare. Leggi
Negli ultimi cinque anni, commercio ed uso di cocaina sono cresciuti a livelli record. E’ inoltre quasi certo il “boom” dei consumi durante la pandemia e le restrizioni in l’Europa. Leggi
In questi mesi siamo venuti a conoscenza di “eroi” che per curare o stare accanto ai malati vittime di questa pandemia, hanno coscientemente messo il gioco la loro vita fino alla morte. Sono i MEDICI che pur sprovvisti di adeguate protezioni hanno assistito i malati, oppure pur essendo pensionati di fronte all’emergenza hanno indossato nuovamente il camice. Sono i SACERDOTI che per non abbandonare i loro parrocchiani non hanno temuto il contagio. Sono le RELIGIOSE e i RELIGIOSI che fedeli ai carismi dei loro fondatori hanno umanamente accompagnato alla morte molti. Sono gli INFERMIERI che pur sapendo il rischio hanno sacralizzato la loro professione. Sono i VOLONTARI che non hanno voluto privare i sofferenti della loro presenza.
Proviamo a fare mente locale sulle tante leggi oggi vigenti. Vi obbediamo per timore delle sanzioni, oppure perché così è pressoché sempre stato, oppure perché le ha votate il parlamento. Viceversa ne deroghiamo perché il vantaggio della deroga supera lo svantaggio della sanzione, o perché vogliamo rivoluzionare le leggi finora consolidate, o perché non crediamo in questo parlamento e ne vorremmo un altro. In tutti questi casi, però, si evita di affrontare il tema della legge secondo l’unica cosa che veramente sia importante, ossia se essa sia giusta o meno. E la giustizia della legge non è data né dalla paura delle sanzioni nel caso non la si rispetti, né dal fatto di aver sempre fatto così, né dal voto di un parlamento. Leggi
I ritardi della campagna di vaccinazione in Italia rischiano di dare un vantaggio al virus, che ha il tempo di mutare e “imparare” a schivare la nostra immunità con nuove varianti Leggi