L’esperienza concreta di altre centinaia di casi in tutta Italia dimostra che, dietro il paravento del giusto contrasto alle discriminazioni, si nasconde in realtà l’introduzione nelle classi dell’ideologia Gender, cioè di un vero e proprio lavaggio del cervello dei minori sull’identità di genere “fluida”, sul cambio di sesso, sulla transizione sociale con la “Carriera Alias” e altri pericolosi temi ideologici.
La follia dell’essere “nati in corpi sbagliati”. La nostra intervista del venerdì è dedicata a Dianna T. Kenny, nota psicologa australiana specializzata nella disforia di genere: la quale nasce per contagio sociale tra pari.
L’Africa attende cambiamenti con la nuova amministrazione Trump. Perché finora, Usa e comunità internazionale vincolavano gli aiuti al rispetto dei “nuovi diritti” Lgbt. Il Ghana è il caso esemplare.
Permettendo agli uomini di invadere gli spazi riservati alle donne, le femmine si troveranno in un incubo e le femministe dentro un cortocircuito.
La prima “categoria” a varcare la porta santa è stata quella dei comunicatori: alcuni appunti, anche penitenziali.
Il rapporto annuale di Human Right Watch chiama alla mobilitazione in difesa delle libertà individuali e critica l’inerzia della politica. Gravi le responsabilità dei Paesi a tradizione democratica e liberale nell’indebolimento del diritto e della giustizia internazionali.
Il recente volume “Ripartire dall’Europa. Ripensare l’Unione”, propone ai lettori una riflessione sul futuro dell’Unione europea, prendendo le mosse dall’analisi del progetto originario dei Padri fondatori e mettendo in luce le criticità che negli anni sono emerse.
Il discorso di insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato a presidente degli Stati Uniti d’America è stato un discorso piuttosto muscolare, riprendendo in gran parte gli elementi principali della sua campagna elettorale. Trump sferra un colpo secco all’ideologia green, quindi un fermo proposito sulla ideologia gender: “ci sono solo due generi: maschile e femminile” e fine anche delle censure più o meno larvate.
Niente di quello che sta accadendo è una sorpresa per chi ha seguito i 4 anni di campagna elettorale del nuovo capo della Casa Bianca. Ma annunci per compiacere gli elettori e realtà vanno distinti.
Trump ha parlato mostrando di credere in quel che dice. E quel che dice, a quanto pare, è ciò in cui l’America crede. È un’America che con l’ennesimo colpo di reni rinasce dalle sue ceneri, forse entusiasmata dall’idea di diventare di nuovo grande, che Trump ha espresso senza cupezze, con un’assertiva solarità.