Francesco incontra i partecipanti del Giubileo della Comunicazione: centinaia di operatori dell’informazione riuniti in Aula Paolo VI da diverse parti del mondo. Grazie del vostro lavoro, è importante. A patto che sia vero”. Nel discorso preparato l’invito a difendere la libertà di stampa.
Il primo grande evento dell’Anno Santo (Roma 24-26 gennaio) è una proposta per giornalisti e operatori. E un invito a riflettere su dinamiche e linguaggi. Per essere protagonisti creativi del futuro.
I capisaldi etici e gli orizzonti futuri del giornalismo cattolico delineati in occasione del Giubileo della Comunicazione da Vincenzo Varagona, giornalista e presidente nazionale dell’Ucsi.
Le storie di Mariella, Tatiana, Matteo e Tommaso, “intrise di bene” nel solco del “sogno” di Papa Francesco. Coraggio, autenticità e spirito di iniziativa, raccolti dal Palazzo Laterano, dove quest’oggi hanno preso il via gli eventi dedicati ai nuovi professionisti dell’informazione.
Alla vigilia del primo dei 36 grandi eventi di questo Anno Santo, ripercorriamo alcune riflessioni dei Pontefici sulle responsabilità nel comunicare e trasmettere notizie: per Papa Francesco si tratta sempre di un’“andata e ritorno”, un dialogo che non deve cedere alla “logica della contrapposizione”.
Da oggi, sarà attivo l’hashtag #hopeTelling, “per far diventare virale la speranza”. Lo ha annunciato Paolo Ruffini intervenendo al Meeting point organizzato in sala stampa vaticana per il Giubileo del mondo della comunicazione.
Il prefetto del dicastero vaticano per la comunicazione sottolinea il significa del primo grande evento giubilare. La speranza si comunica coniugando, etica, verità e rispetto della persona.
Il discorso integrale in lingua originale rivolto in Aula Paolo VI ai professionisti dei media dalla giornalista filippina, vincitrice del Premio nel 2021.
In Aula Paolo VI il discorso integrale in lingua originale dell’autore irlandese e cofondatore di “Narrative 4″, una rete globale che offre agli educatori strumenti creativi per insegnare la solidarietà.
In occasione del Giubileo della Comunicazione, in Aula Paolo VI un momento di riflessione moderato da Mario Calabresi e incentrato sulla speranza giubilare come antidoto ad un mondo che sembra avere perso la facoltà di scorgere i “segni di resistenza” in mezzo alle drammatiche notizie che vengono raccontate quotidianamente.