SALUTE – Corruzione nella sanita: basta con risposte solo formali

Medicina d’onestà per chiudere il libro nero

Corruzione nella sanità: basta con le risposte solo formali Costi pure un mare di soldi, la salute è la salute, non è sulle cure che si può essere tirchi, sono soldi ben spesi, si suol dire. Ora in Italia la salute costa davvero un sacco di soldi, ma che siano soldi ben spesi non siamo più così sicuri, dopo la pubblicazione del Rapporto ‘Curiamo la corruzione’ in sanità, realizzato da Transparency Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc, e presentato ieri a Roma. Sprechi assurdi e tangenti: diseconomie e marciume.

Una torta enorme, la sanità, qualcosa come 110 miliardi all’anno, rosicchiata per almeno 6 miliardi di euro, così si stima, sottratti al salvadanaio delle cure. E dire che pensavamo di aver sepolto nel passato remoto gli scandali che travolsero verso gli anni 90 persino i supremi vertici dell’amministrazione sanitaria, smascherandoli; e poi invece il libro nero della sanità corrotta non è mai stato chiuso, e infiniti altri capitoli di altre storie vergognose hanno riempito le cronache giudiziarie, fino a questi stessi giorni. Inchieste per appalti sospetti, turbative d’asta, prescrizioni fasulle, falsi ricoveri, una palude di malaffare in grande stile, insieme a miserabili piccole truffe. Ora forse si comincia ad applicare alla sanità malata il linguaggio sanitario (‘curare’), ed è un paradosso felice che ci scuote in profondità e ci stacca per un attimo dal disgusto in cui affondiamo con una sorta di rassegnatadisperazione.  LEGGI

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