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Se alcuni media danno rilievo alla possibilità di abbandonare la Chiesa cattolica, tralasciano un dato che va in controtendenza e numericamente ben maggiore: la decisione di quei adulti di entrare nella Chiesa, chiedendo il battesimo, o di confermare la propria adesione, domandando il sacramento della cresima.

Da alcuni decenni opera nel nostro Paese un movimento per favorire lo sbattezzo. La parola, ormai, entrata nel lessico comune, è certamente evocativa, ma quanto mai inesatta. Infatti, per la Chiesa il sacramento del battesimo conferisce una condizione personale indelebile.

Inoltre, l’annotazione del battesimo fatta negli appositi registri documenta un fatto storico e come tale non può essere cancellato, quasi non fosse mai avvenuto. Lo stesso Garante per la protezione dei dati personali ha riaffermato il diritto della Chiesa cattolica, ordinamento giuridico indipendente e autonomo nel proprio ordine, alla tenuta dei registri dei battezzati. Quindi, propriamente, parlando non si può annullare un sacramento e neanche cancellare quanto avvenuto nel passato. In questo senso la parola “sbattezzo” è davvero imprecisa. LEGGI