CONSIGLIO SUPERIORE DI SANITA': “PILLOLA DEI CINQUE GIORNI DOPO, RESTI LA RICETTA”

Arriva il parere del Consiglio superiore di sanità sulla pillola dei 5 giorni dopo. Il Css ritiene che l’obbligo di ricetta medica per la dispensazione del contraccettivo di emergenza vada mantenuto, nonostante la recente delibera europea che prevede l’eliminazione della prescrizione. Mentre per quanto riguarda il test di gravidanza, sarà richiesto solo se l’anamnesi della paziente induce un sospetto di gravidanza in corso. In questo caso la pillola non potrà essere somministrata.

Il parere al Consiglio superiore di Sanità sulla pillola EllaOne era stato richiesto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. In attesa dei dettagli del dispositivo, la decisione è che “il farmaco EllaOne debba essere venduto in regime di prescrizione medica indipendentemente dall’età della richiedente”. Ciò soprattutto per evitare gravi effetti collaterali nel caso di assunzioni ripetute in assenza di controllo medico. Ora aspetta alla Lorenzin la decisione finale.

Il 12 gennaio la Commissione europea aveva autorizzato l’accesso diretto nelle farmacie senza necessità di prescrizione per il contraccettivo d’emergenza EllaOne (ulipristal acetato, 30mg). Ma l’Italia potrebbe non adeguarsi alla decisione europea. Una scelta che rientra nelle possibilità dei Paesi membri dell’Ue.

Il 17 febbraio il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Luca Pani, aveva detto che “la priorità è la salute della donna, e in particolare delle minorenni. Penso che il test di gravidanza (richiesto in Italia e in nessun altro Paese al mondo, ndr) non abbia un grande significato, però l’assenza della prescrizione per le minorenni la vedo problematica. Occorre far ragionare le giovani su simili eventi ed evitare che questo contraccettivo d’emergenza venga utilizzato come una caramella dopo la discoteca”.

Avvenire.it, 10 marzo 2015

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