EBOLA: 10 ANNI FA RIFIUTATO IL VACINO PERCHE’ NON PORTAVA PROFITTO

Ebola è un virus spietato: 10mila casi, migliaia di bambini infettati, 5mila morti secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. Fino ad oggi ha ucciso con una furia implacabile. Se l’è presa con i poveri, li ha falcidiati tra il fango e la spazzatura nelle periferie di Monrovia e Free Town. Ha stroncato la vita di medici e missionari coraggiosi che ogni giorno si battono anche contro la carenza di equipaggiamento e strutture per non far morire migliaia di persone. E’ sbarcato negli Stati Uniti, in Spagna, Francia, Germania. L’occidente terrorizzato si è messo in moto per cercare di evitare una catastrofe mondiale.

Una settimana fa un cittadino americano, un medico tornato dalla Liberia, ha manifestato i sintomi del virus solo dopo qualche giorno che era tornato nella sua casa di Harlem, a New York. La città è andata nel panico. Aveva preso la metro, il taxi, aveva giocato a Bowling la domenica mattina. Hanno parlato il governatore, il sindaco, il Presidente: “stiamo facendo il massimo, non vi fate prendere dal panico”.

Non si poteva proprio fare di più, era imprevedibile. Bè, quasi. Non proprio. Qualcosa in più si poteva fare. Perché da un’inchiesta del Nyt pubblicata il 24 ottobre, è emerso che un vaccino, efficace al 100 per cento contro il virus dell’Ebola era già stato trovato dieci anni fa. Lo aveva scoperto un equipe di scienziati canadesi e americani, nei laboratori di un’istituto di Winnipeg, in Canada.

I risultati erano stati pubblicati sulla prestigiosa rivista medica, Nature, la comunità scientifica era entusiasta. Secondo i ricercatori il vaccino poteva essere pronto entro il 2010 o il 2011. Ma non è mai successo.

Perché non è stato prodotto il vaccino ? Perché allora il virus dell’Ebola, era conosciuto, ma le epidemie avevano contagiato solo poche centinaia di persone alla volta, e solo in Africa. Le case farmaceutiche si rifiutarono di investire su un prodotto che non aveva mercato, poteva essere venduto solo in paesi poveri che avevano difficoltà a pagare. Il vaccino è rimasto solo sulla carta. E adesso rispuntano fuori i risultati degli studi di dieci anni fa; oggi sono tra i più accreditati per creare un vaccino. Stanno facendo il possibile le case farmaceutiche, ora che sono morte 5mila persone. Oggi l’occidente si trova il virus che bussa alla porta di casa e ha paura. Adesso il mercato è florido e il vaccino contro l’ebola può portare grandi profitti alle case farmaceutiche.

Il Garantista, 3 novembre 2014

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