Adozione coppie omosessuali

«Oggi politica, cultura, società mettono al centro i bambini in modo solo nomina-listico. In realtà i nuovi contesti di normalità sono una fonte di grande angoscia per chi, come noi, da trent’anni si occupa di infanzia dal punto di vista clinico». E i nuovi ‘contesti di normalità’ per Guido Crocetti, docente di psicologia clinica alla Sapienza di Roma, direttore della Scuola di specializzazione Cipspsia (Centro italiano di psicoterapia psicanalitica per l’infanzia e l’adolescenza)– che da domani a Bologna festeggia il trentennale con un convegno internazionale – si chiamano anche utero in affitto, omogenitorialità, fecondazione eterologa e tutto quell’arcipelago di situazioni bioetiche, antropo- sociali e ambientali che rappresentano altrettanti fattori di rischio per la crescita equilibrata dei minori.

Sotto quale aspetto l’utero in affitto può essere considerato un rischio per lo sviluppo interiore del bambino?
Certa politica pretenderebbe di considerare l’utero un ambiente neutro, intercambiabile, mentre il bambino che cresce nella ‘pancia della mamma’ stabilisce con lei una relazione profonda e insostituibile. Affittare l’utero è un’aberrazione assoluta della nostra cultura che si vorrebbe far passare per normalità. Esistono studi scientifici inoppugnabili che dimostrano tutti i rischi psicologici connessi a questa pratica. Rischi che si ripercuotono sull’equilibrio cognitivo del bambino. Purtroppo la politica non sembra tenerne conto, ancora.  LEGGI

20 maggio 2016

UNIONI CIVILI (65) – Adozioni gay: per lo psicologo Crocetti è un rischio