esami genetici

Intervista a una delle madri inglesi che ha protestato contro il governo che vuole introdurre un nuovo test prenatale. «Ma un figlio è un dono».

Novanta. È la percentuale dei bambini Down che vengono uccisi ogni anno in Gran Bretagna prima di nascere. Centodue. È il numero annuo di bambini in più a cui sarà diagnosticata la malattia se il governo inglese approvasse l’uso di un nuovo test prenatale sul sangue materno. Tredici. Sarebbe la percentuale dell’ulteriore riduzione delle nascite. «Abbiamo protestato contro questa nuova forma diagnostica perché mira alla selezione genetica senza capire che i disabili sono pieni di potenzialità e che, come ogni essere umano, hanno i loro problemi». Lynn Murray, membro dell’associazione internazionale Savingdownsyndrome e mamma di Rachel, sedicenne affetta da sindrome di Down, spiega le ragioni della mobilitazione, avviata dopo che il “Consiglio nazionale diagnostico” inglese ha approvato l’uso del nuovo esame genetico, «affinché il governo non dia il via libera». LEGGI