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Otto teenager su dieci si collegano ad internet tutti i giorni e, nel 93% dei casi, lo fanno attraverso i telefonino, quindi in modo sempre più incontrollato persino nelle ore notturne. A farla da padrone, come previsto, sono i social network. Ma, insieme ai ‘likè, secondo gli esperti, cresce l’insicurezza e aumentano i comportamenti a rischio. Sono i dati che emergono dall’indagine nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP).Secondo l’indagine, il 75% ha un profilo su Facebook, ma in testa ai social più utilizzati c’è WhatsApp: lo utilizza per chattare l’81% dei giovanissimi. Il 42% usa Instagram, vetrina di foto ad alto tasso di esibizionismo. Segue, in ascesa ASK, che consente di comunicare in anonimato, utilizzato dal 30% dei maschi e il 37% delle femmine. Il social meno gettonato Twitter (23%).

Inoltre, emerge dall’indagine, i tredici e quattordicenni vanno su internet dalla mattina alla sera e spesso fino a notte tarda: il 56,6% continua a navigare e chattare anche dopo cena, mentre nel 40% fino a prima di addormentarsi. Con conseguenti problemi per la salute, come spiega Giovanni Corsello, presidente Sip. “Alcuni problemi clinici e comportamentali descritti con frequenza maggiore negli adolescenti in questi ultimi anni come cefalea, insonnia, scarso rendimento scolastico, possono trovare motivazione dalla riduzione delle ore di sonno o dal condizionamento indotto da un abuso di internet”.

 E internet è anche il ‘primo pensiero’ della giornata: la percentuale dei ragazzi che si collegano già appena svegli è passata dal 2,6 al 12,5% dal 2013 al 2014.

 Avvenire il., 24 settembre 2014

24 settembre 2014

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