Farmaci

Quando il futuro fa paura, ci si aggrappa al passato. Vale per tutti, anche per le case farmaceutiche. I brevetti sui farmaci
milionari che hanno fatto la loro fortuna scadono uno dopo l’altro, e di nuovi in cantiere ce ne sono pochi. La soluzione
è aprire nuovi mercati per i farmaci che ci sono già, o recuperare quelli arenati nei trial clinici su cui si è già investito tanto.
È il cosiddetto drug repositioning, o riposizionamento dei farmaci, e cresce a vista d’occhio. Si prende il farmaco già testato
per la malattia X, e lo si ripresenta come cura per la Y. Quasi un terzo dei farmaci autorizzati ogni anno dalla Food and Drug Administration sono in realtà riposizionamenti.

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