L’ideologia danneggia i bambini

Omogenitorialità liberi di dissentire?

La vicenda degli psicologi «zittiti» dai loro Ordini sul gender La notizia: un certo numero di psicologi ha subìto o sta subendo procedimenti disciplinari dal proprio Ordine perché hanno espresso opinioni difformi sul tema del gender e dell’omogenitorialità e dintorni. Potrei entrare nel dettaglio per ogni singolo procedimento, ma nel complesso mi sembra di poter sostenere che i vari Ordini regionali degli psicologi si siano piegati al clima dominante. Lo sappiamo tutti: oggi le associazioni Lgbt possono far dimettere un politico, licenziare un manager, boicottare un’industria e rovinare la carriera di un ricercatore, ma questo non dovrebbe impedire la libertà di ricerca scientifica, il dibattito, il confronto delle opinioni.

E non dovrebbe neanche condizionare l’operato di un Ordine professionale. A proposito di gender theory: l’American College of Pediatricians il 21 marzo 2016 ha pubblicato un documento dal titolo eloquente: Gender Ideology Harms Children («L’ideologia gender danneggia i bambini»). Intanto pongo alcuni dubbi: può un Ordine stabilire, come se fosse legge, che la teoria gender non esiste e ritenere questa opinione definitiva obbligando i suoi iscritti ad aderirvi acriticamente? E quando mai nella scienza qualcosa è definitivo e non discutibile? L’Ordine è una società scientifica che stabilisce protocolli, valida terapie e decide di temi scientifici, oppure ha altri e molto importanti compiti? E soprattutto può ritenere definitivo e indiscutibile un suo documento che tocca temi come i gender studies? E infine può ‘usare’ se stesso per prendere posizione in un dibattito che è politico?  LEGGI