Sono oltre 250 mila i minori, tra cui molte bambine, impiegati direttamente nei conflitti armati in 22 Paesi del mondo. Una piaga che devasta intere generazioni, lasciando segni indelebili nella psiche e nel corpo dei ragazzi. Il 12 febbraio nella Giornata internazionale contro l’utilizzo dei minori nelle guerre, l’appello e i progetti delle associazioni italiane. Sono oltre 250 mila i bambini e gli adolescenti, tra cui moltissime femmine, impiegati nei conflitti in corso nel mondo. E la cifra è in continuo aumento. Contro questa piaga che devasta intere generazioni, lasciando segni indelebili nella psiche e nel corpo di minori innocenti, oggi si celebra la Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato.
Oggi sono 22 gli Stati in cui è accertato l’utilizzo di minori nelle guerre, principalmente in Siria, Sud Sudan, Repubblica Centroafricana, Myanmar, Filippine, Yemen, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Costa d’Avorio, Libia. Vengono rapiti, abusati, drogati, reclusi, uccisi. I bambini e adolescenti usati nelle guerre sono per la maggioranza sopravvissuti ai massacri delle loro famiglie o addirittura rapiti dai loro villaggi. Vengono usati come scudi umani o spie, per il trasporto dei rifornimenti o per combattere. LEGGI