Provincia autonoma di Bolzano
Avvenire.it, 7 settembre 2017
Ludopatia. Lotta all’azzardo, c’è l’intesa Governo-Regioni: «Dimezzare le slot»
Da un anno e mezzo si attendeva l’accordo sui punti di raccolta, che prevede una stretta su sale e punti vendita. Salvaguardate le normative regionali, possibili norme più rigide.
Le Regioni sono d’accordo all’unanimità sull’intesa con il governo per il riordino del settore dell’azzardo. Da un anno e mezzo si aspettava l’accordo sui punti di raccolta, che prevede una stretta su sale e punti vendita. L’intesa è stata ratificata nel pomeriggio dalla Conferenza Unificata straordinaria. Il prossimo passo nel processo di riordino dei giochi prevede l’emanazione di un decreto ministeriale entro il 31 ottobre prossimo: lo ha reso noto il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. L’intesa con il governo era nei mesi scorsi più volte slittata per la contrarietà di alcune Regioni che avevano sollevato dubbi e perplessità soprattutto sulle distanze delle sale dai luoghi, come le scuole, ritenuti sensibili nella lotta alla ludopatia e sull’orario di accensione delle macchinette.
La Lombardia, anche nei giorni scorsi, aveva mosso critiche e oggi nel corso della Conferenza delle Regioni, alla quale ha preso parte anche il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, ha manifestato perplessità anche la Puglia.
La norma prevede il dimezzamento delle macchinette in tre anni e la facoltà, da parte delle Regioni, di decidere sulle distanze e gli orari a tutela della popolazione. “Finalmente abbiamo una legge nazionale che permette di avere una cornice che non lascerà più i singoli territori alla loro libera volontà”, ha detto il governatore della Regione Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccin.
Soddisfatta l’assessore regionale lombarda al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana Viviana Beccalossi, “È stato accolto un emendamento che ho scritto insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano, grazie al quale vengono fatte salve le normative regionali già esistenti, compresa quella della Lombardia: non solo, le Regioni che vorranno varare legislazioni più restrittive della normativa del governo, potranno farlo”.
MA LE SIGLE NO-SLOT CRITICANO IL GOVERNO: MISURE INSUFFICIENTI