PRESIDENTE MATTARELLA, NON FIRMI
L’11 maggio 2016 la Camera dei Deputati ha approvato con “modalità inconsuete”, cioè ponendo “la fiducia” (come aveva fatto al Senato) le “unioni civili” e immediatamente Matteo Renzi ha affermato: “Oggi è un giorno di festa”. Io e molti di voi invece sosteniamo: “Oggi è un altro giorno buio della Repubblica italiana”! Aveva dichiarato il giorno precedente il Segretario Generale della CEI, monsignor N. Galantino a margine dei un Convegno : “Penso che stia emergendo un po’ da tutte le parti una richiesta di maggior partecipazione, di maggior attenzione, di maggiore rispetto per tutti coloro che sono stati eletti”. Inoltre “c’è la necessità di politiche che siano più attente, e che davvero mettano al centro l’importanza della famiglia fatta di madre, padre, figli”. La famiglia “non deve stare a cuore solo alla Chiesa, ma a tutti, a tutta la società”. Quello della famiglia “non è un ruolo sussidiario o marginale. Questo la società deve capirlo“ (Avvenire.it, 10 maggio 2016).
In questi mesi ho riportato decine di articoli che esponevano la negatività per la nostra Nazione di questo Decreto legge ed ho commentato in tre “pillole di saggezza” la problematica con semplicità di linguaggio, affinchè tutti si formassero un “pensiero libero” da quello dominante (le “pillole di saggezza” sono riportate in allegato).
Quello che mi ha maggiormente “sorpreso”, e che potete verificare anche voi nella rubrica “Al di là della notizia”, sono stati le opinioni e giudizi di decine di “costituzionalisti”, cioè di esperti e di studiosi di diritto costituzionale, che molteplici volte hanno evidenziato l’incostituzionalita e la violazione del codice civile e penale da parte di alcuni articoli della futura legge, come pure l’aver infranto delle procedure parlamentari, cioè i regolamenti del senato e della camera. In particolare, si è “soffocato il dibattito”, nucleo centrale del Parlamentare soprattutto su un argomento antropologico così sensibile. E tutto nella “totale indifferenza” di senatori e deputati, compresi i Presidenti delle due Camere. “Evidentemente – ha ricordato l’l’onorevole Alessandro Pagano – c’è stata una pressione di lobby omosessuali a cui il Governo è stato incapace di sottrarsi” (Zenit.org., 7 maggio 2016). Interessante è anche l’osservazione della deputata Barbara Saltamartini che parla di “rivoluzione costituzionale”. “È la prima volta nella storia della Repubblica che accade una cosa simile ed è anche la prima volta che su un ddl che intende regolare una materia etica e ‘di coscienza’ viene posta la fiducia” (Tempi.it, 11 maggio 2016).
Ora il Decreto deve salire al Quirinale per essere firmato e promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Trenta giorni dopo diverrà legge dello Stato. Vogliamo appellarci al Presidente affinchè “non lo firmi” ma lo rimandi al Parlamento per le opportune modifiche a seguito delle motivazioni indicate in precedenza, sopratutto per quanto riguarda l’aspetto costituzionale.
Ci uniamo, quindi, alla Campagna promossa dall’Associazione “Campagna SOS ragazzi” affinchè, ognuno di noi, firmi la petizione al Presidente Mattarella. E’, ovviamente, si convinca molti a compiere questo gesto.
Il materiale lo trovate nei sito: “sosragazzi.it”.
La conclusione che riguarda anche il futuro la lasciamo all’onorevole Saltamartini che nella citata intervista tira le somme sul clima che è presente in Parlamento: “Anche per questo (cioè quello accaduto in questi mesi – aggiunta mia-) al referendum di ottobre bisogna bocciare la riforma costituzionale tramite cui Renzi, in nome dell’abbattimento dei costi della politica e della velocizzazione dei tempi legislativi, mira ad accentrare il potere nelle sue mani: che uso ne farà un governo che già adesso, pur non essendo eletto, pretende di portare avanti provvedimenti come quello sulle adozioni o sul testamento biologico?”.
Allegati:
Riflessione 1 del 5 giugno 2015
Riflessione 2 del 12 giugno 2015
Riflessione 3 del 19 giugno 2015