Votazione per Unioni Civili

LA SITUAZIONE

Il governo ha chiesto la fiducia sulle unioni civili dopo aver trovato un accordo sul maxi-emendamento in cui non c’è la stepchild adoption, come ampiamente previsto.

La sera di mercoledì 24 febbraio, intervenendo al Senato, la ministra per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha chiesto il voto di fiducia sul maxi-emendamento che riscrive in parte il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. La fiducia permetterà di evitare la discussione e i voti su centinaia di emendamenti, nonostante il presidente del Senato Pietro Grasso avesse deciso ieri di non ammettere nessun emendamento “premissivo” proprio per eliminare dal dibattito parlamentare “trucchi” e “supercanguri”. Nel tardo pomeriggio di mercoledì Matteo Renzi, presidente del Consiglio e segretario del PD, aveva annunciato che era stata raggiunta una mediazione sul ddl Cirinnà tra PD e NCD. Renzi ha scritto su Twitter che «l’accordo sulle unioni civili è un fatto storico per l’Italia».

Non è ancora noto ufficialmente il contenuto dell’accordo ma rispetto alla versione iniziale del disegno di legge è probabilmente previsto lo stralcio della stepchild adoption (articolo 5) e dell’”obbligo di fedeltà” (articolo 3). Per il resto non ci dovrebbero essere altre modifiche sostanziali. Il capogruppo del PD al Senato, Luigi Zanda, ha detto che la stepchild adoption sarà introdotta in un nuovo ddl che dovrà avere “una corsia preferenziale” ed essere approvato alla Camera e al Senato “entro la fine di questa legislatura”.   (Da http://www.ilpost.it/2016/02/24/si-ricomincia-con-le-unioni-civili/).