UNIONI CIVILI (59) – “Difficile credere alla buona fede che sostiene l’operato di Renzi”

Intervista all’onorevole Barbara Saltamartini (Lega): «Il diktat di un governo non eletto su un tema così delicato non ha precedenti nella storia della Repubblica».

«Impressiona vedere le forze di centro spostate tutte con Renzi su un provvedimento che non solo confligge con la coscienza dei cattolici, ma che presenta chiari profili di incostituzionalità». La deputata leghista Barbara Saltamartini descrive in questi termini a tempi.it il ddl Cirinnà sulle unioni civili, sul quale il governo ha chiesto la fiducia anche alla Camera (come già in Senato a febbraio), e che dunque «tra oggi e domani mattina diventerà legge, rivoluzionando la società senza nemmeno una discussione in merito».

Onorevole Saltamartini, cosa avete fatto per cercare di opporvi alla forzatura di Renzi?
Prima che il governo ponesse la fiducia la Lega e Fratelli d’Italia hanno presentato una sospensiva e alcune pregiudiziali di costituzionalità sul testo, dato che il ddl equipara le unioni fra persone dello stesso sesso al matrimonio e crea il problema della copertura finanziaria di spese ingenti, indotte dall’estensione alle unioni civili di tutti i benefici riconosciuti alle famiglie naturali. Quel che è grave, però, è che i nostri provvedimenti sono stati respinti non solo dal voto contrario della sinistra ma anche da quello di Forza Italia, dell’Udc e di Ncd, fatto salvo l’onorevole Alessandro Pagano che ha votato con noi. Gli altri “moderati” sostengono che nella legge le unioni civili non sarebbero equiparate al matrimonio.  LEGGI

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