VOLONTARIATO E TERZO SETTORE – Se aiuti qualcuno verrai aiutato: è una legge matematica

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VOLONTARIATO E TERZO SETTORE – Se aiuti qualcuno verrai aiutato: è una legge matematica

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Lalalalalalla…lalalalalalla… Non so se avete capito ma questo è l’alert di WhatsApp. Ogni venerdì, dalle 14:30 in poi, questa musichetta mi tiene compagnia: lalalalalalla! È il segnale dell’arrivo dei messaggi di un gruppo di miei studenti.

Sono ragazzi che vanno dal primo al quinto anno. Alunni alti e bassi, bianchi e di colore, maschi e femmine, italiani e stranieri, timidi ed estroversi… con un solo punto in comune: hanno scelto di passare un giorno a settimana con i “ragazzi” del C’era l’acca (una Comunità Socio Educativa Riabilitativa) e in quel pomeriggio, mi inviano in diretta, foto e filmini per condividere con me ciò che stanno facendo là.

Tutto è partito a settembre, quando dissi: “Ragazzi, quest’anno non possiamo parlare del concetto di misericordia solo con gli strumenti mentali. Dobbiamo collegare mente e braccia. Dobbiamo pensare a “fare”. Dobbiamo creare una sinfonia, un collegamento…idea!!! Vi propongo di andare a conoscere i ragazzi del C’era L’acca e fare qualcosa con loro!”

E, come fosse stata una fortunata casualità, tirai fuori dal mio cilindro magico una serie di foto del centro educativo. Le camere colorate, i pesciolini di Adriano, i braccialetti fatti a mano da Lisa, l’orto sociale di Davide, il programma mensile di “piscinabocciecorsidiballoedicucinaealtroancora”, i biliardini, la palestra, le foto-ricordo appese dappertutto…

I ragazzi erano sorpresi. Si aspettavano qualcosa di serioso e triste e si ritrovavano colori e sorrisi sparsi un po’ dovunque.

“Qualcuno di voi vuole iniziare a fare questa esperienza?”  LEGGI

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