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Articoli Bioetica 2018

LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Aborto Usa, intimidazioni ai giudici favorite dal ministro

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È stato il ministero della Giustizia a impedire l’arresto dei manifestanti che picchettavano le abitazioni dei giudici della Corte Suprema per fare pressioni contro l’attesa sentenza Dobbs sull’aborto. Un “memo” presentato al Congresso rivela ancora una volta l’uso disinvolto della Giustizia da parte del ministro Garland e dell’amministrazione Biden.

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PROVITA& FAMIGLIA – A Genova il Pd promuove l’aborto, ma dimentica il diritto alla Vita

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I consiglieri del Pd di Genova promuovono l’aborto parlando di un diritto ad abortire non garantito, quando invece sappiamo che in Italia non c’è nessuna donna costretta a partorire. Parlano come se non avessero mai visto l’ecografia di un feto ed ignorassero che il diritto alla vita è il primo dei diritti umani inviolabili previsto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, richiamati dagli artt. 2 e 31 della nostra Costituzione. Nessun accenno alla difesa della Vita di ogni essere umano, che non è mai materiale di scarto, nessun accenno alla tutela della maternità, alla tutela in particolare delle donne, della loro salute e del loro diritto a NON ABORTIRE.

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CENTRO STUDI LIVATINO – Sezioni Unite della Cassazione: la maternità surrogata offende la dignità umana anche se gratuita

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Le Sezioni Unite della Cassazione, con la sentenza n. 38162 emessa in camera di consiglio l’8 novembre 2022 e pubblicata il successivo 30 dicembre, hanno ribadito che la maternità surrogata – anche laddove avvenga in forma gratuita ‒ è sempre da considerarsi una pratica “che offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane”, come già affermato dalla Corte costituzionale. Il bambino nato da maternità surrogata all’estero non può quindi essere riconosciuto in Italia come figlio della coppia ma semmai soltanto di quello che ha dato il proprio apporto biologico. Di conseguenza, l’ufficiale di stato civile è tenuto a rifiutare la trascrizione degli atti di nascita stranieri che riconoscono il rapporto di genitorialità tra un bambino nato a seguito di maternità surrogata e il genitore d’intenzione (che non ha alcun rapporto biologico con il minore) per contrarietà all’ordine pubblico internazionale.

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