Sfatare i falsi miti che spesso ci sentiamo raccontare dai pro-aborto è forse più facile del previsto, soprattutto perché ci sono buoni motivi per farlo e che coinvolgono tutti, al di là delle idee, delle ideologie e del credo religioso. Usando la ragione e la scienza, infatti, si può mettere d’accordo tutti. E di motivi ve ne proponiamo 6
Sappiamo che ci sono rischi per i bambini nati dalla fecondazione in vitro; e quindi anche per i bambini che nascono da utero in affitto.
Qui ci interessa chiedere delucidazioni alla HRA Pharma che ha finanziato (in modo non condizionante, dice) uno studio – se studio si può definire – che immagina come il numero di gravidanze non pianificate diminuirebbe del 30% se la pillola progestinica fosse venduta senza prescrizione medica (la cosa è segnalata da un comunicato stampa della McCann Health del 10 gennaio 2023). È proprio il caso che si voglia così “indorare la pillola”. Ci sembra giusto quindi sollevare alcuni rilievi.
I socialisti maltesi al governo tentano di sfruttare il caso della turista americana Andrea Prudente per introdurre norme pro aborto. Eppure le testimonianze in tribunale smontano la propaganda abortista, mostrando che i medici dell’isola hanno agito bene. Ma si ripete il copione mortifero seguito in altri Stati.
La storia emozionante di una coppia di sposi che – nonostante il parere contrario dei medici – ha accolto con gratitudine la vita della loro bambina affetta da una patologia genetica incompatibile con la vita.
A Venezia un’icona della Natività all’ingresso del reparto di ginecologia nel periodo natalizio ha sollevato qualche protesta in quanto è stata vista come un invito a non abortire
L’assurda polemica per la presenza di una sacra famiglia all’ospedale civile di Venezia
All’ospedale civile di Venezia esposta un’icona della Madonna con Bambino. Scoppia la polemica: «È divisiva, uno schiaffo alla laicità dello Stato, un invito a non abortire». È davvero così?
«La soggettività giuridica ha origine dal concepimento, non dalla nascita». E’ quanto si può leggere nel disegno di legge presentato dal senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia. Una proposta “pro-life” secondo la quale «la vita umana prenatale è sottoposta a rischi di varia natura» ed è quindi urgente «una completa disciplina dell’intervento manipolatore dell’uomo nell’ambito della genetica».
La scienza afferma che la prima fase della vita inizia con l’incontro dello “spermatozoo maschile” e l’ “ovocita femminile” nella tuba uterina originando il “processo del concepimento”, cioè l’inizio dell’avventura umana di un individuo.