“Negli ultimi anni e soprattutto dall’inizio della pandemia di COVID-19, la salute mentale dei bambini e degli adolescenti si sta deteriorando. Mostrano più sintomi depressivi, autolesionismo e comportamenti suicidi. La situazione è allarmante”. È la denuncia dell’Associazione spagnola di pediatria (AEP), in una dichiarazione rilasciata dei giorni scorsi.
La prima cosa da chiarire è che le intensive non sono affatto intasate. Il portale AGENAS del governo indica per il 29 gennaio 2022 una presenza da covid del 17,6%, quando la soglia critica è stata fissata al 30%. Guardando le singole regioni/province autonome, si avvicinano alla soglia solo le Marche (27,1%) e Trento (27,8%).
Calano contagi e ospedalizzazioni, il tasso di vaccinazione è alto, la Omicron è meno patogena, eppure i decessi Covid in Italia sono ancora tanti. Ma c’è un trucco…
I tamponi sono un grande business per chi li produce e li vende. Quanto poi a sensibilità e specificità, anche i test molecolari non sono affidabili come si dice.
Tra gli stati più generosi si contano gli Stati Uniti e quelli europei. Gli Usa hanno garantito un miliardo di dosi, l’Unione Europea si è impegnata per un miliardo di euro di contributi. Perché allora si continua a ripetere che i “paesi ricchi” hanno comprato tutto lasciando soli i “paesi poveri”, Africa in testa?
Il buon andamento delle vaccinazioni e la diminuzione dei contagi gravi sta convincendo molti paesi a togliere le restrizioni. Ma l’Italia spaventata moltiplica le regole. Perché?
Lo scienziato è quello che fa la scoperta; il suo operato non è programmabile ed è letteralmente impagabile. Il progresso della scienza, delle scienze, è opera degli scienziati, animali talmente rari che vanno tenuti da conto.