«È in arrivo un nuovo antivirale, il molnupiravir, con il vantaggio che può essere preso per bocca (a differenza di un altro composto, il remdesivir che si inietta endovena) per combattere le prime fasi di malattia. Poi abbiamo gli anticorpi monoclonali, sempre per la malattia iniziale, e i nuovi inibitori delle citochine che contrastano le forme più gravi (quando compare la cosiddetta “tempesta citochinica” una grave infiammazione generalizzata che colpisce vari organi). L’obiettivo ora è trovare la terapia giusta per il paziente giusto al momento giusto. Leggi
L’epidemiologo: la variante? Si sarebbe evoluta dentro un corpo umano malato, operando le mutazioni possibili e stabilizzando quelle più vantaggiose. Leggi
«Una sola dose di anticorpi monoclonali, somministrata al paziente Covid nei primi tre giorni di infezione, in una sola ora riduce di oltre l´80% il rischio di ricovero: non solo evita la malattia, quindi la terapia intensiva o addirittura il decesso, ma costa infinitamente meno di un ricovero. Eppure in Italia in molte regioni i monoclonali non sono utilizzati, addirittura sono stati trasferiti in altre regioni per evitare che scadessero ». Leggi
Questo studio retrospettivo aveva lo scopo di indagare i risultati e i tassi di ospedalizzazione nei pazienti con una diagnosi confermata di COVID-19 precoce trattati a casa con trattamenti su prescrizione e non su prescrizione. Leggi