La distribuzione dei primi vaccini anti-Covid da parte delle aziende produttrici era partita a rilento, i governi si combattevano le poche dosi a disposizione, era tutta una polemica su chi le riceveva prima e chi dopo. Gli italiani si rendevano conto che sarebbe stato un vantaggio avere sul nostro territorio le imprese capaci di creare i nuovi vaccini. O almeno quelle coinvolte nelle fasi centrali della produzione delle dosi.
“Prevenire è sempre meglio che curare. Anche se si sono dimostrati sicuri ed efficaci, questi farmaci non saranno un’alternativa ai vaccini”, dice la dirigente dell’Oms Europa intervistata sul sito web dell’Organizzazione. “Gli antivirali sono un altro strumento nel nostro kit di strumenti per combattere l’infezione da SARS-CoV-2 e ridurre l’onere del COVID-19 sulle comunità e sui sistemi sanitari. I vaccini, tuttavia, sono il nostro metodo principale per prevenire malattie gravi”.
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Il disorientamento associato al rischio del contagio e alla sensazione di una durata senza fine della pandemia Covid sta limitando la capacità di immaginare il futuro
Sono stati sovrastimati i morti Covid in Italia. Un’ammissione molto pesante che era già in parte emersa nel settimo rapporto congiunto tra l’Istat e l’Istituto Superiore di Sanità sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità complessiva, pubblicato a marzo, che fotografava quello che è avvenuto negli ultimi due anni.