Non è solo l’arma decisiva per sconfiggere il virus: la sua storia è anche una grande epopea di ingegno umano e dinamismo imprenditoriale che ci dà indicazioni preziose per la ripartenza.
Avevamo già affrontato i danni di un approccio politico-sanitario che fa dei decessi da coronavirsus un particolare che diventa il tutto. Oltre alla mancanza di lavoro, di latte per un numero crescente di bambini anche italiani, di consumo di droga e di aumento di altre dipendenze, i numeri internazionali parlavano di una emergenza di salute mentale ancor più grave dell’epidemia, che però non compare in testa ai grandi media. Ora stanno emergendo anche i dati sui suicidi, in crescita fra i più giovani e le cifre che parlano un’intera generazione sacrificata, anche perché già in crisi ben prima dell’avvento del virus cinese.
LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – La lettera. Caro prof, solo la fede mi tiene viva in questa situazione
Quelle che seguono sono le riflessioni sul periodo che stiamo vivendo che mi ha inviato alcune settimane fa una ragazza di 16 anni: Eden.
La lenta risalita dei contagi da Covid e i prevedibili disservizi e ritardi nella campagna di vaccinazione costituiscono due armi formidabili del Governo per prolungare le attuali restrizioni. Il regalo che attende gli italiani per la Befana è un nuovo lockdown, più o meno esteso, con altre zone rosse almeno fino a primavera inoltrata. Dopo un Natale agli arresti domiciliari o in libertà vigilata, si profilano altre chiusure di attività produttive e commerciali a partire dal 7 gennaio, quando scadranno le attuali limitazioni.