IL SUSSIDIARIO – PIANO VACCINI ITALIA/ “Troppe ombre sulla catena del freddo: ecco i 5 punti deboli”
In Germania il V-Day ha subito rallentamenti per problemi legati alla catena del freddo. Anche l’Italia rischia se non segue il modello a “flusso teso”
Negli ultimi giorni la comunicazione del governo italiano – alimentata da media mainstream che è un eufemismo definire servili – ha costruito una imponente macchina propagandistica intorno all’arrivo in Italia delle prime dosi di vaccino Pfizer/Biontech, culminante nella narrazione devota del viaggio in toni di misticismo estatico come una sorta di epifania divina, o come la processione di un’icona sacra, e nel “V day” organizzato in pompa magna per le prime somministrazioni dell’antidoto.
Vax day: così va in onda la storia della pandemia, condotta da un GF che ha scambiato l’elettorato per l’audience di un reality e lo tratta di conseguenza.
Un altro anno chiusi in casa o quasi?Anche ammesso che a settembre 2021 si possa arrivare a vaccinare almeno il 40% della popolazione disponibile, e ovviamente accettato che nel frattempo le case farmaceutiche abbiano sgomberato del tutto ogni dubbio sulla sicurezza del vaccino, c’è una domanda che è assente dall’agenda del governo: che cosa sarà dei prossimi mesi? Continueremo ad affrontare il covid con la stessa metodologia attuata fino ad oggi?
La donna di 37 anni, in sciopero della fame da settembre e torturata in cella, dovrà passare in carcere quattro anni per aver cercato di dire la verità sul coronavirus
Un vaccino ottenuto in soli 10 mesi è un grande risultato: mai accaduto prima d’ora. Questo straordinario successo è dovuto alla disponibilità di nuove tecnologie, alla riduzione della burocrazia amministrativa e alle risorse finanziarie erogate. È bene ricordarlo per il futuro. L’analisi di Giuseppe Novelli, genetista e professore di genetica medica presso l’Università Tor Vergata di Roma e l’Università del Nevada degli Stati Uniti