L’ennesima doccia fredda per ristoratori, baristi e titolari di esercizi commerciali è arrivata venerdì sera. Il nuovo incomprensibile lockdown deciso dal Governo è destinato a tarpare definitivamente le ali alla ripresa socio-economica e pone le premesse per un 2021 drammatico per tantissime categorie produttive.
“La generazione del ’68, come l’élite romana, ha pensato a ‘godere senza ostacoli’. Abbiamo smesso di sostituire le generazioni”, dice Michel De Jaeghere, autore di “Gli ultimi giorni”
Un tempo si diceva: Roma locuta, causa finita. Ovvero: quando una autorità si è espressa in merito a una questione dibattuta, non c’è niente da aggiungere e si accetta il verdetto. Non sempre è così, e non lo è soprattutto nei confronti di quello che ormai può essere definito il caso Idrossiclorochina. L’ordinanza del Consiglio di Stato che ha decretato il diritto dei medici di utilizzare nella cura dei malati di Covid l’Idrossiclorochina era stata appena pubblicata, che subito è stata messa in discussione.
Governo e Regioni hanno affrontato l’emergenza Covid con una produzione di regole eccessiva e in rapida successione che ha disorientato l’opinione pubblica
Il report dell’Istat fotografa la situazione delle nostre imprese: poco fatturato, molto smartworking, seri problemi operativi per l’immediato futuro.