Crescono i danni alla salute globale derivanti dalla gestione dell’epidemia che pare essere l’unica malattia umana presente oggi nel mondo. Una visione miope che tiene conto solo di un particolare, per grave che sia, va a discapito del tutto, generando solo più morte e distruzione di quella portata dal virus cinese.
«Ospedali pieni perché la medicina territoriale non è rafforzata». A 271 giorni dall’esplosione della pandemia, a un mese esatto dall’acuirsi della cosiddetta seconda ondata, o meglio recrudescenza della prima, il premier Conte ha fatto una dichiarazione che sa tanto di ammissione: «Dobbiamo rafforzare la medicina territoriale, non dobbiamo ripetere gli errori del passato. Stiamo soffrendo lo stress degli ospedali anche per questo motivo». Conte l’ha dichiarato a “Futura: lavoro, ambiente, innovazione”, la tre giorni della Cgil. E ha proseguito: «Stiamo facendo un lavoro anche con la protezione civile, i medici di famiglia, ma invertire una certa rotta è complicato”.