Al via negli Stati Uniti la Settimana della libertà religiosa.
Lo scorso 2 giugno Donald Trump ha firmato un decreto esecutivo atto a rendere la libertà religiosa una priorità della politica estera statunitense e con il quale si prevede anche che i funzionari del Dipartimento di Stato interessati si sottopongano a una formazione sulla libertà religiosa internazionale.
I cristiani in Nigeria rappresentano il 47% della popolazione, sono intorno ai 95 milioni. Dalla comparsa dell’organizzazione islamica terrorista radicale di Boko Haram sono stati circa 27.000 i cristiani vittime di questo gruppo.
Il coronavirus non ha risparmiato nemmeno il Medio Oriente, l’Asia, l’Africa, comprese regioni ad alta conflittualità come la Siria o la Nigeria. L’impatto della pandemia è stato più lieve che in Europa o in America, non tanto per i numeri più bassi (in Siria appena 39 contagi e 3 vittime) quanto perché le popolazioni afro-asiatiche sono temprate da difficoltà ed emergenze – sottosviluppo, guerre, persecuzioni religiose – al cui confronto il virus potrebbe anche apparire poca cosa. In questi paesi, tuttavia, la rinuncia alla Messa e alla vita comunitaria è stato qualcosa di molto più difficile da accettare rispetto all’Italia e all’Europa. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con Alessandro Monteduro, direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), che, con l’occasione, ha sottolineato l’eccellente risposta della rete internazionale di preghiera per la cessazione della pandemia, posta in essere dalla fondazione pontificia.
I cristiani nel Pakistan in quarantena a causa del coronavirus vengono discriminati anche nella distribuzione degli aiuti, riservati ai musulmani. «È disumano».
La querelle di cui stiamo per parlare ebbe inizio quando l’amministrazione veronese guidata dal sindaco Federico Sboarina, aveva impedito l’affissione di dieci manifesti dell’Uaar perché trasmettevano un messaggio “potenzialmente lesivo nei confronti di qualsiasi religione”.
Nella notte del 13 aprile, la parrocchia di Nostra Signora de la Merced di Brasiles (Mateare, Managua, Nicaragua) è stata oggetti di un brutale attacco. Le immagini parlano chiaro: la Vergine Maria senza testa e un Cristo crocifisso macchiato con della pittura.
Oggi vi parliamo di altri due casi, sconcertanti esempi di come la libertà religiosa, di parola, opinione e di educazione, oltrechè i diritti dei genitori, siano ridotti a carta straccia nel paradiso dei vichinghi.
Shan Masih è stato aggredito dal datore di lavoro musulmano: «Ora ti insegnerò una lezione e vedrai che non sentirai più il bisogno di andare in chiesa».
Padre Pierre Claver Belemsigri, segretario generale della Conferenza episcopale locale: «I jihadisti sognano che l’intera Africa diventi islamica».