Il vescovo è stato poi rilasciato su cauzione. Con lui sono finiti in manette altri attivisti democratici e difensori anche nei tribunali dei giovani che hanno protestato in nome della libertà.
Ad Hong Kong le autorità hanno arrestato il cardinale Joseph Zen. La notizia ha sconvolto la Chiesa, il Vaticano ha espresso preoccupazione per la sorte del vescovo emerito di Hong Kong. Il cardinale, 90 anni da poco compiuti, è stato liberato su cauzione. In ogni caso, resta aperto il procedimento contro di lui. Dopo la libertà politica e quella di espressione, ad Hong Kong, sempre più indistinguibile dal resto della Cina, sta scomparendo anche la libertà di religione. È l’ultima tappa di un percorso già segnato ed accelerato nel 2019.
L’ex arcivescovo di Hong Kong, 90 anni, è accusato di «collusione con forze straniere» in base alla legge sulla sicurezza nazionale. Da chi lo conosce in città filtra sgomento: «Siamo stupiti e addolorati»
Una studentessa, Deborah Samuel, è stata picchiata a morte in Nigeria da un gruppo di suoi compagni di scuola musulmani che l’accusavano di aver pubblicato delle affermazioni blasfeme sulla chat usata dagli allievi dell’istituto. La polizia ha provato a salvarla, ma invano. Vita dura per i cristiani negli stati nigeriani a maggioranza islamica.
Ad esempio in Asia dove la Cina inventa una nuova legge per zittire i cristiani, mentre in Nigeria prosegue indisturbata la mattanza dei cristiani (più di 6000 uccisi dal 2021)
Il mondo ed i media continuano, con un silenzio complice, a “dimenticarsi” delle stragi di cristiani ogni giorno commesse in tutti i Continenti.