Rapimenti, conversioni e nozze forzate, sevizie filmate, figli annegati. Dal Pakistan alla Nigeria, il rapporto “Ascolta le sue grida” di Aiuto alla Chiesa che soffre pubblica le testimonianze di madri e figlie umiliate e brutalizzate tutti i giorni della loro vita
Nel rapporto annuale dell’OSCE emerge una violenza crescente contro i cristiani. Attacchi alle chiese, vandalismi, furti e aggressioni contro fedeli e sacerdoti: sono 981 gli incidenti documentati per il 2020, un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Stavolta il Paese in cui si sono commesse più aggressioni non è la laicista Francia, ma la cattolica Polonia, dove i cristiani sono stati vittime della violenza di militanti abortisti ed Lgbti. La deriva europea non risparmia nemmeno l’Italia.
Il bilancio terrificante delle vittime dei rapimenti di massa a scuola e dei raid nei villaggi. In soli 200 giorni gli islamisti hanno macellato migliaia di fedeli Leggi
“Possono distruggere le nostre case, ma non la nostra fede in Gesù”, ha affermato una delle vittime Leggi
Il mese scorso, le autorità locali hanno preso i terreni del monastero di San Macario a Wadi Al-Rayyan, nel governatorato di Al-Fayyoum. Leggi
E’ la stagione delle piogge in Myanmar e i militari bombardano le chiese dove chi fugge dalle città aveva trovato accoglienza. Arrestati i sacerdoti che portano cibo e medicine. Varie chiese che la gente riteneva luoghi sicuri, diventati perciò zone di rifugio, sono state bombardate. Insomma, non potendo confrontarsi sul terreno, i militari hanno deciso che i villaggi e città che non sottostanno ai loro dictat vengano bombardati. Con la conseguenza che gli abitanti di quelle zone, ora non vivono più nelle loro case ma in capanne nella giungla. Immaginate con quali disagi, con quali problemi sanitari e – per di più, come dicevo – nella stagione delle piogge. Dio li protegga. Leggi
La Nigeria si rivela nuovo focolaio della jihad islamica. In soli 4 mesi, da gennaio ad aprile 2021, sono stati uccisi quasi 1500 cristiani e oltre 2000 sono stati rapiti. Leggi
Lo rivela il cardinale Sako, patriarca dei caldei: «Lo Stato non aiuta i cristiani a tornare nelle loro case, non restituisce le proprietà, non caccia dalle nostre città le milizie sciite» Leggi
«Sono un musulmano devoto, difendere i cristiani accusati di blasfemia è mio dovere legale, costituzionale e islamico». Ma dopo l’assoluzione di Shafqat e Shagufta il legale rischia la vita: «Milioni di musulmani pronti a ucciderci». Leggi