Il messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente ha preparato per la 45ª Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà il 5 febbraio 2023 sul tema «La morte non è mai una soluzione
Domenica 5 febbraio si celebrerà la 45ª Giornata Nazionale per la Vita. Il tema di quest’anno – come sempre proposto dalla CEI – è «La morte non è mai una soluzione». Sul tema abbiamo intervistato monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo.
In occasione della 45° Giornata Nazionale per la Vita – che si celebra domani, 5 febbraio – abbiamo raggiunto telefonicamente Monsignor Francesco Cavina, vescovo emerito della Diocesi di Carpi. Proprio i vescovi italiani sono in prima linea – come lo è la Cei che promuove questa Giornata – nel ribadire che «la morte non è mai la soluzione».
Due visioni dell’uomo e del mondo si fronteggiano intorno alla questione dell’eutanasia: il principio di dignità di ogni vita e il principio di autodeterminazione. L’eutanasia è il totem da abbattere o il diritto da liberare? Ecco perché non bisogna mai abbassare la guardia e anzi, bisogna ricordarsi perché noi a queste domande rispondiamo sempre con un “no” al dramma dell’eutanasia. Di seguito riproponiamo un approfondimento-focus su questa tematica.
Quando si parla delle situazioni di avvicinamento alla morte, fine vita, la realtà non è mai bianca o nera, ma una graduata scala di grigi. L’esperienza sul campo aiuta a capire che ogni situazione dev’essere gestita in modo differente, in base alle competenze, la preparazione e la propria attitudine personale
Sappiamo bene come il protrarsi e il degenerare di una grave malattia possano provare la persona che ne è colpita fino a lasciarla “schiacciata“ dalle difficoltà che essa comporta, sia a livello fisico che psicologico e relazionale. Riproponiamo quindi qui di seguito un articolo a firma di Luca Scalise, già pubblicato in passato, sul tema dell’eutanasia.
DOPO UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE SULL’EUTANASIA E SUL SUICIDIO ASSISTITO LA SITUAZIONE IN SPAGNA RISCHIA DI DIVENTARE FUORI CONTROLLO…
Nei Paesi Bassi l’eutanasia è legale dai 12 anni in su. Ora si vuole estenderla anche nella fascia di età da 1 a 12 anni, per i bambini più piccoli. Fermo restando che deve esserci la volontà del bambino in questione. Le condizioni fanno dubitare che la scienza medica sia ancora seria.
Il ministro della Salute dei Paesi Passi chiede un protocollo per fare l’iniezione letale anche ai bambini. Promemoria per chi, anche tra i cattolici, pensa che normare la “dolce morte” sia un bene