Da pochi mesi è morto mio marito; 47 anni, ucciso in breve tempo da un pauroso tumore allo stomaco. L’ho sempre assistito con premuroso amore, ma nelle ultime settimane, travolto da dolori atroci, mi ha chiesto più volte di farlo morire. Se avessi avuto più coraggio l’avrei fatto perché anch’io non riuscivo più a supportare quella situazione. Peccato che in Italia non ci sia l’eutanasia. Anche se sono cattolica, mi chiedo perché non esaudire una richiesta comune del malato e dei famigliari? Gabriella.
Negli ultimi anni alcuni dolorosi episodi con protagonisti Luca Coscioni, Piergiorgio Weber, Eluana Englaro ed altri, danno l’impressione che anche nel nostro Paese sia in corso un subdolo progetto per convincere gli italiani sulla bontà dell’eutanasia come «gesto di pietà» nei confronti del malato grave o terminale. Appartenendo all’associazione «Medici cattolici», ad un congresso internazionale ho avuto l’opportunità di conversare con alcuni medici olandesi che mi hanno narrato episodi sconcertanti nei confronti dei pazienti dopo l’introduzione della legge che autorizza l’eutanasia. Qual è il suo parere? Dante.
Il fenomeno dell’ “Utero in affitto”è in espansione in tutto il mondo coinvolgendo prevalentemente le donne povere dei Paesi del Terzo/Quarto Mondo. E’ qualificata da molti un “nuovo colonialismo” e da altri una moderna forma di schiavitù. E’ una pratica obbrobriosa di svilimento del corpo femminile e della sua fertilità. Lo proponiamo, oggi, come oggetto di riflessione poiché anche nel nostro Paese la tematica ciclicamente diviene di attualità con pareri assai divergenti.
Con l’estate ritornano le pratiche naturaliste in casa e all’aperto. Coloro che le attuano sostengono che questa abitudine non comporta nulla di negativo se attuata senza malizia. Altri avanzano motivazioni salutiste. Vi sono poi gruppi che praticano il nudismo, ad esempio in spiaggia, ritenendo lecito liberarsi totalmente dei vestiti per stare in libertà. Come si è giunti a questi incomprensibili comportamenti?
Senza il pudore dove arriveremo? Edmondo.
“Una certa quota di uomini e donne praticano, in modo saltuario o continuativo, l’omosessualità. Questo è un dato indiscutibile. Mi domando: non è ormai giunto il momento che anche la Chiesa riconosca i loro diritti?” Marcella. “Da pochi giorni mio figlio di 24 anni mi ha comunicato di essere omosessuale ed io sono caduta nello sconforto non accettando la sua scelta. L’omosessualità è uno stato definitivo oppure è possibile tornare all’etero-sessualità?” Vincenza.
Ho 30 anni e sono al quinto mese di gravidanza. Sono amareggiata perché alcune persone, pur non avendo nessun problema di salute, mi consigliano di sottopormi allo screening prenatale. Per quale ragione la maggioranza delle donne gravide ritengono questo un loro diritto? Non esistono chiare indicazioni per accedervi? Alcuni esami non sono rischiosi per il feto? Rosa.
Dal Nuovo Testamento non risulta che Gesù Cristo predicò nulla sulle modalità di seppellire i defunti. Non esistono argomentazioni di fede che contrastano con la prassi della cremazione. Come mai la Chiesa cattolica mostra diffidenza? Benedetta.
La FIVET uccide alcuni embrioni e lo stesso avviene nella ricerca sulle cellule staminali embrionali. Ritengo importante che si chiarisca «chi è l’embrione». Per la Chiesa è «qualcuno» anche se è impossibile dimostrarlo; per la scienza unicamente «qualcosa». Dunque, l’embrione umano, è qualcosa o qualcuno? Riccardo.
Stefano mi rivolge questa domanda: “Tutti conosciamo il rapido sviluppo demografico mondiale del ventesimo secolo che si preannuncia con lo stesso ritmo anche per i prossimi decenni soprattutto in Africa e in India. Questa situazione, pone gravi conseguenze sia per il benessere della popolazione che per la geopolitica. Non credo di esagerare affermando che il pianeta rischia di «scoppiare» essendo «in troppi». Gli organismi internazionali limitano questa ecatombe con politiche di pianificazione famigliare fondate sulla contraccezione e sull’aborto, mentre la Chiesa cattolica, inspiegabilmente si oppone. Perché questo atteggiamento?”.
Trasformiamo la tematica ecologica da problema in opportunità di sviluppo e di crescita economica e civile, collocando a fianco delle attuali politiche ecologiche l’aspetto teologico e antropologico. Unicamente un “ecologia umana integrale” ci suggerirà idonee soluzioni per il futuro!