Quando le suore operavano in ospedale era molto meglio. Le suore avevano una dedizione al reparto e una continuità di presenza che le rendevano un punto di riferimento costante. Gestivano con grande oculatezza il materiale e consentivano risparmi significativi. Erano severe e attente al personale e soprattutto alla cura dei pazienti. Ma con amarezza, oggi, possiamo unicamente affermare: «C’ erano una volta». Qual è la sua opinione? Gaia.
Vorrei conoscere se intervenendo con la diagnosi pre-impianto, per evitare che mio figlio sia concepito con una malattia ereditaria, pratico l’eugenetica? Laura.
Cosa insegna Gesù nei Vangeli riguardo alla nostra morte? Silvia.
Ogni tanto, i giornali, riportano la notizia che in qualche laboratorio si è concretizzata la clonazione umana. Come può l’uomo giungere a queste pazzie? Ivo.
Perché Gesù non compie più miracoli come quando predicava in Palestina? Con questi segni prodigiosi il suo messaggio non sarebbe più credibile? Sabrina.
Da un’indagine condotta da Eurisko, commissionata da Farmindustria nel maggio 2011, emerse che solo il 43% degli intervistati fornì risposte corrette sul termine «biotecnologie». Io appartengo al 57% che hanno le idee confuse. Le chiedo di chiarire il vocabolo e la posizione della bioetica sugli interventi biotecnologici. Giorgio.
“Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio, amore infinito, e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi” (Papa Francesco, 25 ottobre 2017)
Il “Purgatorio” che non è un Novissimo ma uno stato di purificazione che la maggioranza dei defunti vivono prima di essere ammessi in Paradiso per contemplare eternamente Dio.
“I malvagi alla fine, nel banchetto eterno, non siederanno indistintamente a tavola accanto alle vittime, come se nulla fosse stato” (Spe Salvi 44).
Il secondo Novissimo proposto dalla Dottrina della Chiesa Cattolica riguarda il “giudizio particolare” che ogni uomo dovrà affrontare subito dopo la morte.