Nasce il 19 ottobre 1971. Volitiva, tenace, altruista, pratica molti sport. Entra a far parte del movimento dei focolari. A sedici anni gli è diagnosticato un sarcoma. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. La sua cameretta diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di apostolato: “L’importante è fare la volontà di Dio…è stare al suo gioco…Un altro mondo mi attende…Mi sento avvolta in uno splendido disegno che, a poco a poco, mi si svela…Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto le gambe, ma mi ha dato le ali…”. Le ultime sue parole: “Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!”. Muore all’alba del 7 ottobre 1990.
Alberto Marvelli (1918-1946) è una esemplare figura di laico cattolico. Fin da ragazzo visse con grande impegno la propria fede, alimentandola con un’intensa vita di preghiera e testimoniandola nell’impegno dei propri doveri quotidiani di studio e di lavoro, nella Chiesa, nella società, nella carità verso i poveri.
Tommaso Moro (1478-1535) fu un avvocato, uno scrittore e uomo politico inglese. È ricordato soprattutto per il suo rifiuto alla rivendicazione di Enrico VIII di farsi capo supremo della Chiesa d’Inghilterra, una decisione che mise fine alla sua carriera politica conducendolo alla pena capitale con l’accusa di tradimento.
Anche in questa “Settimana Santa” 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione una Beatitudine che accompagnerà il cammino del Signore Gesù verso la croce: “Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il Regno dei cieli”. Ci guiderà, come per tutta la quaresima, il cardinale Gianfranco Ravasi.
In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011).
Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011).
Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011).
Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011). Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
In questa quaresima 2023 la rubrica “Pillole di Saggezza” offrirà come riflessione LE BEATITUDINI che come evidenziato da Benedetto XVI «sono un nuovo programma di vita, per liberarsi dai falsi valori del mondo e aprirsi ai veri beni, presenti e futuri. Quando, infatti, Dio consola, sazia la fame di giustizia, asciuga le lacrime degli afflitti, significa che, oltre a ricompensare ciascuno in modo sensibile, apre il Regno dei Cieli» (30 gennaio 2011). Ci guiderà in questo faticoso ma felice cammino il cardinale Gianfranco Ravasi.
Era il 24 aprile 2005 e il nuovo Papa dichiarando con sincera umiltà la sua paura davanti al compito che lo attendeva faceva anche una dichiarazione che illuminava il futuro: la Chiesa è viva. E’ forse il messaggio più forte e meno ricordato di Benedetto XVI.