Il cristianesimo fornisce speranze e ragioni al timore della morte, poiché autorizza il credente a giustificare la morte come parte integrante di un cammino infinitamente più vasto; essa, non annulla la persona, ma la trasfigura mediante il perdurare dell’esistenza in tempi e in spazi differenti dagli attuali.
Vari autori affermano che l’atteggiamento che si assume d’innanzi alla morte trae origine principalmente dal comportamento perseguito nella vita, infatti ogni considerazione sulla morte richiama una determinata visione della quotidianità vissuta. Per questo troviamo due atteggiamenti divergenti: uno che fa riferimento all’attuale cultura secolarizzata, l’altro che guarda al cristianesimo.
Nel mese di novembre, che la tradizione ha dedicato alla commemorazione dei defunti, proporrò alcune riflessioni sulla morte ben conscio che dialogare sulla morte, cioè sull’unico evento certo al quale nessuno sfuggirà, è arduo, difficile e complesso e rischio, come ricordava Vittorio Messori nel testo “Scommessa sulla morte” di essere definito un “maleducato sociale”.
Ho letto occasionalmente una notizia che mi ha lasciato molto perplesso. L’ UNICEF, fondata nel 1946 per soccorrere i bambini vittime della guerra, oggi finanzia la diffusione di aborti e di contraccettivi. Eppure, raccolte per questa ed altre agenzie umanitarie, si svolgono anche nelle parrocchie. Vorrei conoscere la veridicità della notizia, e come posso soccorrere i bambini poveri ed ammalati dell’Africa, senza donare soldi per atti che non condivido. Giuseppe.
Può capitare di essere presi in giro perché credenti, soprattutto a scuola. Certo, non è per niente bello…ma cosa fare? Senti la risposta di don Alberto Ravagnati.
Commento alla Lettera “Samaritanus bunus” pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede che tratta la cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita. E’ di grande attualità in contesti societari, compreso quello italiano, dove il termine della vita sta rapidamente smarrendo valore e dignità, scordando che l’inviolabilità della vita è una verità basilare della legge morale naturale ed un fondamento essenziale dell’ordine giuridico.
Proponiamo questa settimana come “pillola di saggezza” un interessante conferenza tenuta a Milano dal professor Rèmi Brague, filosofo, sul tentativo di alcuni di riscrivere la storia passata del mondo.
Per approfondire l’argomento riportiamo alcuni pareri espressi da medici, scienziati ed esperti che giustificano i danni che la Cannabis procura.
Amore e innamoramento sono la stessa cosa? È solo questione di emozioni o c’è di più?No, non sono la stessa cosa. In questo video don Alberto Ravagnati lo spiega agli adolescenti e ai giovani.