18 gennaio 2025

(Prossimo aggiornamento sabato 25 gennaio 2025)

Perchè si VENDONO o si SVENDONO le Strutture Sanitarie Cattoliche?

Questa riflessione la feci nei mesi scorsi quando per oltre trenta giorni fui ricoverato presso “l’Ospedale Multimedica San Giuseppe” nel centro di Milano a seguito di un intervento all’anca e al femore. Mi trovavo per la riabilitazione in un Ente che l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio aveva venduto ad una Società. E, “il San Giuseppe”, è rimasto nel mio cuore avendo svolto il ruolo di cappellano per quattordici anni (1992-2006).
Non essendo questo ospedale l’unico ente religioso ad essere “venduto” o “svenduto” a società profit, infatti dall’inizio degli anni 90’ del secolo scorso “l’emorragia” è in corso, mi sono chiesto le motivazioni.

Le strutture sanitarie in Italia

LE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE

Amministrate dallo Stato, gestiscono il 77% dei posti letto ed offrono notevoli vantaggi alla collettività essendo disponibili per tutti, indipendentemente dall’età, dallo status socio-economico e dalla patologia. Sono però spesso esposte a cattiva gestione, ad abusi e sprechi difficilmente controllabili.

LE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE “PROFIT”

Amministrate da società private, hanno lo status di “soggetto idoneo ad erogare prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale”.
Il privato, intraprendendo un’attività investe dei capitali, assume il rischio d’impresa, ne dirige la produzione favorendo gli interventi che offrono il massimo profitto in base alle leggi di mercato. Queste regole sono irrinunciabili anche per le strutture sanitarie profit, organizzate in forti “cordate” economico-politiche, con continui aumenti delle quote di mercato che favoriscono il peso contrattuale.
E qui si pongono dei problemi. La maggioranza delle istituzioni private non profit sono in difficoltà economica per questo si “vendono” o si “svendono”; la domanda che sgorga spontanea, osservando quelle profit, riguarda l’andamento di bilancio; sia per l’utile, che per l’eticità del suo utilizzo a fini individualistici pur essendo frutto del finanziamento pubblico. Inoltre, la ricerca esasperata del rendimento, danneggia il malato e l’intero sistema essendo arduo far coincidere il successo economico con il bene della persona; nei riguardi della sofferenza, inoltre, non è possibile trascurare “la flessibilità”.

LE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE “NO PROFIT”

Prevalentemente d’ ispirazione cattolica, hanno la mission di intersecare la qualità e la centralità del malato. Sono Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, Ospedali classificati, Presidi psichiatrici, Case di cura, Centri di riabilitazione, Residenze sanitarie ed assistenziali. In queste Istituzioni, inoltre, è assente la logica mercenaria non distribuendo gli (eventuali) utili ma reinvestendoli nell’attività o in progetti sociali.
Da non scordare, infine, che motivazioni evangeliche, teologiche e sociali sollecitano, anche oggi, la presenza della Chiesa nel mondo della salute, reclamando il diritto di gestire proprie istituzioni, considerando l’impegno nella sanità parte integrante della missione evangelica.

Le criticità

L’attuale crisi è dovuta in parte al ritardo delle strutture sanitarie cattoliche nel recepire a attuare le epocali trasformazioni della Sanità a partire dagli ultimi anni del XX secolo e, dall’altra, al rapido processo di concentrazione economica delle strutture sanitarie “for profit”, cui non ha corrisposto alcunché di analogo da parte cattolica.
Non possiamo scordare, inoltre, che “in tante regioni i fondi dovuti tardano ad essere destinati, a volte addirittura di anni, a fronte di prestazioni concordate e già erogate; i rinnovi dei contratti di lavoro per gli operatori sanitari, medici e non, non vengono coperti nonostante impegni assunti e stabiliti dalle leggi; accedere ai fondi stanziati per manutenzione e ristrutturazione delle istituzioni è praticamente impossibile; nessuno ripiana i disavanzi di bilancio, come avviene nel pubblico” (A. Bonora, presidente dell’Associazione Religiosa degli Istituti Socio-Sanitari -Aris, ai vescovi italiani, ad Assisi 15 novembre 2005, nel corso della 55° Assemblea Generale della C.E.I.). Anche dopo vent’anni la situazione non è migliorata.
Altri elementi sono la drastica diminuzione delle vocazioni negli Ordini Religiosi femminili e maschili, ma pure questo è un altro fattore importante: essersi fidati quasi ciecamente di manager per portare le strutture ad una autonomia manageriale, ma purtroppo molti hanno “tradito”. Sono, invece, stati emarginati e non valorizzati “collaboratori” da lungo tempo che hanno dimostrato fedeltà ai carismi, oltre che possedere un ampio bagaglio culturale in più settori. Avrebbero potuto, magari dopo una più approfondita formazione, essere risorse chiavi ed “affidabili”.

Quale sarà il futuro?

Il futuro che subiranno queste istituzioni è tragico poiché i figli di questo mondo, come ricorda il Vangelo, sono più scaltri dei figli della luce (cfr. Lc. 16,8). Loro ben sanno che é unicamente questione di tempo prima che si svenda tutto.
Ma, nell’anno del Giubileo sulla speranza e per essere fedeli al Signore Gesù che affidò questo mandato: “Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, scacciate i demoni; come avete ricevuto gratuitamente, gratuitamente date” (Mt. 10,8) oltre che ai santi fondatori e ai tantissimi religiosi/e laici che nei secoli hanno amato e servito totalmente queste strutture, un ultimo sforzo va tentato.
1.Identificare le strutture e soprattutto gli ambiti di intervento ancora sostenibili, progettando a lungo termine, oltre che verificare la professionalità e l’immedesimazione nei carismi dei singoli ricordando il detto evangelico: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto”, poiché la fedeltà nelle piccole cose il segreto di chi fa grandi cose.
2.La collaborazione tra i vari soggetti (Ordini Religiosi o Diocesi) rinunciando a individualismi e a privilegi momentanei per costituire un soggetto coeso e autorevole e forte nei confronti delle Istituzioni. Ebbene, la sfida attuale richiede un’ unione non unicamente valoriale ma anche programmatica, organizzativa e gestionale, pur nel rispetto dell’autonomia dei singoli Istituti.
Un esempio virtuoso fu quello della Casa di cura “Poliambulanza” di Brescia. Gestita dalla Congregazione “Ancelle della Carità”, si trovò in gravi difficoltà economiche al punto che le religiose erano orientate a cederla a privati “for profit”. Chiesto consiglio al Vescovo della Diocesi, si è giunti a costituire una Fondazione formata da quattro soggetti: la Diocesi, la Congregazione Poveri Servi della Divina Provvidenza-Istituto don Calabria, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la stessa Congregazione delle suore (Cfr.: A. SIGNORINI, Ospedale privato e non profit. Antagonista o alleato strategico dell’assistenza pubblica?, Vita e Pensiero, Milano 2007, pp. 201-214).
3.Coinvolgere i Vescovi diocesani che spesso non sanno come comportarsi. Un giorno monsignor Giuseppe Merisi, già vescovo di Lodi e responsabile CEI per la sanità e la carità, chiese in un incontro del “Tavolo Nazionale delle Istituzioni Sanitarie” ai religiosi/e: “Diteci cosa possiamo fare”. Domanda ripetuta in altre occasioni, ma senza nessuna risposta.

Un cammino complesso perché impone “cambi di mentalità”, il saper mettersi in discussione e la capacità di riconoscere i propri errori. Da incominciare oggi poiché domani sarà troppo tardi!

Don Gian Maria Comolli

IL VANGELO DELLA DOMENICA

II domenica del Tempo Ordinario – Gv. 2,1.11 (19 gennaio 2025) 

Le nozze di Cana

Il tempo liturgico chiamato “ordinario” inizia presentandoci il Signore Gesù invitato ad un matrimonio e lì, su sollecitazione della Madre, compie il primo miracolo. Maria dunque fa da “mediatrice” tra lei e il Figlio, infatti “tutta la grazia comunicata al mondo attuale segue questo triplice e ordinatissimo processo; da Dio a Cristo, da Cristo a Maria, da Maria a noi” (Leone XII, Jucunda semper, 27).
Ed è consolante ricordare che Gesù ha iniziato la sua opera pubblica non assistendo a un dolore, ma assistendo a una gioia. “E’ stato bello che colui che era venuto per servire I’umanità si sia messo al servizio, prima ancora che del dolore, della gioia dell’uomo, perché chi ama gli uomini, ama le loro gioie” (F. Dostojewskij, I fratelli Karamazov).

 

IL “CONTATORE” DEGLI ABORTI

Controlla in tempo reale il numero degli aborti nel mondo dal 1 gennaio 2025

Oggi siamo a 2.079.000

VERIFICA IL CONTATORE

Con che coraggio chi è favorevole all’aborto prega Dio per ottenere il dono della pace o manifesta per la pace?

 

LA “DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA”

Nel 2025, questo sito, approfondirà la “Dottrina Sociale della Chiesa”; gli argomenti del libro sotto evidenziato saranno proposti, di settimana in settimana, con brevi video.

L’obiettivo non è solo quello di illustrare e attualizzare i temi e le riflessioni sui diversi argomenti, ma soprattutto quello di stimolare molti a “rimboccarsi le maniche” affinché ognuno possa offrire il proprio contributo alla costruzione di una società “alternativa”, dove Dio e la vita dell’uomo, dal concepimento alla morte naturale, siano nuovamente rispettati, venerati e onorati.

CONOSCI IL TESTO

VIDEO – 1. L’evolversi economico e politico e la Dottrina Sociale della Chiesa (4.1.2025) (GUARDALO)

VIDEO – 2. La Dottrina Sociale della Chiesa e la millenaria visione personalista della Chiesa (11.1.2025) (GUARDALO)

VIDEO – 3. Le due colonne portanti della Dottrina Sociale della Chiesa (18.1.2025) (GUARDALO )

UN LIBRO ALLA SETTIMANA

V. Balzani – E. Castellucci, La buona alleanza. Scienza e fede a difesa della casa comune, Libreria Editrice Vaticana, pp. 144, Euro 15

Saggio scritto da uno scienziato di fama internazionale e dai uno dei teologi italiani più noti sul tema della cura dell’ecologia e l’emergenza climatica. Partendo dai dati della scienza, coniugati con uno sguardo preciso sulla Scrittura ebraico-cristiana, gli autori affermano la necessità di un cambio di paradigma nell’affrontare la questione ambientale nella scia dei documenti sociali di Papa Francesco, mostrandone la piena aderenza ai dati di realtà e alle posizioni filosofiche e teologiche più responsabili su questo tema (RECENSIONE)

 

LA NOSTRA BIBLIOTECA

https://www.gianmariacomolli.it/category/libri/

 

UN FILM ALLA SETTIMANA

Freud-L’ultima analisi (2023)


Nel film si assiste alla rappresentazione di un duello immaginario intorno all’esistenza di Dio e a temi fondamentali come l’amore e la morte tra l’ateismo arguto e disperato di Freud e il cristianesimo solido e appassionato di Clive Staples Lewis (RECENSIONE)

I NOSTRI FILM

https://www.gianmariacomolli.it/category/film/

COMUNICAZIONE

Riprendo con questo sabato l’aggiornamento settimanale del blog “L’uomo pensante” dopo alcuni mesi di forzata inattività per problemi fisici e ambientali. In questi mesi ho sentito la vicinanza di molti che ringrazio e che mi hanno anche invitato a impegnarmi nuovamente in questo mio oneroso “hobby”. Dopo debita riflessione, ho accettato anche confortato dai numeri del “home pagina interna” che registra il numero di visite: dal 5 marzo 2018 ad oggi sono 4.830.050 con 8.668 pagine inserite. Molte o poche? Persone interessate o capitate lì per caso?… non lo so. Mi guida in questo nuovo sforzo l’invito di papa Benedetto XVI: “A voi, carissimi Sacerdoti, rinnovo l’invito a cogliere con saggezza le singolari opportunità offerte dalla moderna comunicazione. Il Signore vi renda annunciatori appassionati della buona novella anche nella nuova ‘agorà’ posta in essere dagli attuali mezzi di comunicazione” (24 gennaio 2010).

L’uomo pensante

Sarei quindi soddisfatto se questo blog che proporrà molteplici argomenti, richiamandosi non unicamente al Magistero della Chiesa Cattolica ma anche a documenti scientifici, alla storia, alla filosofia e alla ragione, agevolasse il visitatore nel trasformarsi in “uomo pensante”. Cioè riuscisse a “chiarirsi le idee”, ragionando con la propria testa, di fronte a fatti ed eventi che gli strumenti massmediatici, interessati preminentemente al “sensazionale”, offuscano nell’obiettività dell’annuncio e nei contenuti. Di conseguenza, il più delle volte, leggiamo o udiamo conclusioni scorrette e strumentali. La sfida quindi è di offrire uno strumento “di discernimento”, spostando l’attenzione dal “chiacchereccio”, dal “qualunquismo” e dal “populismo” all’ “essenziale”.

Gli argomenti

Ogni settimana, oltre un editoriale che tratterà una tematica di attualità, il blog svilupperà molteplici argomenti tra cui il Giubileo, la Dottrina Sociale della Chiesa, una Pillola di Saggezza (mensile)…, oltre che presentare un libro e un film. E, per aprirci a vari settori in modo pluralista, riporterà cento articoli di vari siti on line che solitamente non leggiamo.
A presto.
Don Gian Maria Comolli

4 gennaio 2025

Twitter di Papa Francesco

#La Chiesa è chiamata a diffondere nella vita delle persone la certezza rasserenante che Dio è misericordia, che ci ama in ogni istante della vita ed è sempre pronto a perdonarci e a rialzarci# (17 gennaio 2025)

#Gesù ci invita a non farci attirare da logiche mondane, ma a metterci piuttosto in ascolto dei piccoli e dei poveri, perché Dio ama mandare i suoi messaggi per mezzo di loro# (16 gennaio 2025)

RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ONLINE “CONTROCORRENTE”

(Gli articoli più significativi di alcuni giornali online ma poco conosciuti)

 

 

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