“Dilexit nos” fu pubblicata da Papa Francesco il 24 ottobre 2024 ed è la quarta enciclica del suo pontificato. Conosciamola brevemente con questi due interventi. Leggi
(Prossimo aggiornamento sabato 11 gennaio 2025)
“DOVE ERAVAMO RIMASTI…”
Riprendo con questo sabato l’aggiornamento settimanale del blog “L’uomo pensante” dopo alcuni mesi di forzata inattività per problemi fisici e ambientali. In questi mesi ho sentito la vicinanza di molti che ringrazio e che mi hanno anche invitato a impegnarmi nuovamente in questo mio oneroso “hobby”. Dopo debita riflessione, ho accettato anche confortato dai numeri del “home pagina interna” che registra il numero di visite: dal 5 marzo 2018 ad oggi sono 4.830.050 con 8.668 pagine inserite. Molte o poche? Persone interessate o capitate lì per caso?… non lo so. Mi guida in questo nuovo sforzo l’invito di papa Benedetto XVI: “A voi, carissimi Sacerdoti, rinnovo l’invito a cogliere con saggezza le singolari opportunità offerte dalla moderna comunicazione. Il Signore vi renda annunciatori appassionati della buona novella anche nella nuova ‘agorà’ posta in essere dagli attuali mezzi di comunicazione” (24 gennaio 2010).
L’uomo pensante
Sarei quindi soddisfatto se questo blog che proporrà molteplici argomenti, richiamandosi non unicamente al Magistero della Chiesa Cattolica ma anche a documenti scientifici, alla storia, alla filosofia e alla ragione, agevolasse il visitatore nel trasformarsi in “uomo pensante”. Cioè riuscisse a “chiarirsi le idee”, ragionando con la propria testa, di fronte a fatti ed eventi che gli strumenti massmediatici, interessati preminentemente al “sensazionale”, offuscano nell’obiettività dell’annuncio e nei contenuti. Di conseguenza, il più delle volte, leggiamo o udiamo conclusioni scorrette e strumentali. La sfida quindi è di offrire uno strumento “di discernimento”, spostando l’attenzione dal “chiacchereccio”, dal “qualunquismo” e dal “populismo” all’ “essenziale”.
Gli argomenti
Ogni settimana, oltre un editoriale che tratterà una tematica di attualità, il blog svilupperà molteplici argomenti tra cui il Giubileo, la Dottrina Sociale della Chiesa, una Pillola di Saggezza (mensile)…, oltre che presentare un libro e un film. E, per aprirci a vari settori in modo pluralista, riporterà cento articoli di vari siti on line che solitamente non leggiamo.
A presto.
Don Gian Maria Comolli
2025 – ANNO SANTO
Il 24 dicembre 2024, Papa Francesco, ha aperto la Porta Santa nella Basilica di San Pietro dando inizio all’ANNO SANTO che proseguirà fino al 6 gennaio 2026. E’ un invito a tutti i cristiani ad entrare in un tempo di grazia e rinnovamento spirituale.
Questo Giubileo, che si celebra ogni venticinque anni, ha come motto «SPES NON CONFUNDIT» cioe’ «la speranza non delude» (Rm 5,5).
L’Anno Santo fu spiegato da Papa Francesco nella “Bolla d’Indizione” che il Pontefice pubblicò il 9 maggio 2024, che tenterò di riassumere facendo ampio riferimento al testo del Papa.
TUTTI SPERANO
“Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità”. Dunque l’invito di Francesco”: “Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni”.
UNA PAROLA DI SPERANZA
Sono molteplici gli spunti di riflessione che il Pontefice propone, riferendosi principalmente a San Paolo, e il Papa conclude affermando: “Ecco perché questa speranza non cede nelle difficoltà: essa si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità, e così permette di andare avanti nella vita. Sant’Agostino scrive in proposito: «In qualunque genere di vita, non si vive senza queste tre propensioni dell’anima: credere, sperare, amare»”. Ma San Paolo è molto realista, “sa che la vita è fatta di gioie e di dolori, che l’amore viene messo alla prova quando aumentano le difficoltà e la speranza sembra crollare davanti alla sofferenza”. “Strettamente imparentata con la speranza e’ la pazienza atteggiamento difficile da vivere, “essendo sparita ormai abituati a volere tutto e subito, in un mondo dove la fretta è diventata una costante. Riscoprire la pazienza fa tanto bene a sé e agli altri. San Paolo fa spesso ricorso alla pazienza per sottolineare l’importanza della perseveranza e della fiducia in ciò che ci è stato promesso da Dio, ma anzitutto testimonia che Dio è paziente con noi, Lui che è «il Dio della perseveranza e della consolazione» ( Rm 15,5). La pazienza, frutto anch’essa dello Spirito Santo, tiene viva la speranza e la consolida come virtù e stile di vita. Pertanto, impariamo a chiedere spesso la grazia della pazienza, che è figlia della speranza e nello stesso tempo la sostiene”.
UN CAMMINO DI SPERANZA
“Non a caso il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Anche nel prossimo anno i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare. Le chiese giubilari, lungo i percorsi e nell’Urbe, potranno essere oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e abbeverarsi alle sorgenti della speranza, anzitutto accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, insostituibile punto di partenza di un reale cammino di conversione. Possa la luce della speranza cristiana raggiungere ogni persona, come messaggio dell’amore di Dio rivolto a tutti! E possa la Chiesa essere testimone fedele di questo annuncio in ogni parte del mondo!”.
ALCUNI SEGNI DI SPERANZA
“È necessario porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza”.
E allora, “la speranza si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra. Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza”. Il Giubileo ricordi che quanti si fanno «operatori di pace saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti”.
“Guardare al futuro con speranza equivale anche ad avere una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere”. “Purtroppo, dobbiamo constatare con tristezza che in tante situazioni tale prospettiva viene a mancare”.
La prima conseguenza è la perdita del desiderio di trasmettere la vita. Eppure “l’apertura alla vita con una maternità e paternità responsabile è il progetto che il Creatore ha inscritto nel cuore e nel corpo degli uomini e delle donne, una missione che il Signore affida agli sposi e al loro amore. Ciò dà futuro ad ogni società ed è questione di speranza: dipende dalla speranza e genera speranza. Si lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo. Ma tutti, in realtà, hanno bisogno di recuperare la gioia di vivere, perché l’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gen 1,26)”.
“Nell’Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio”.
“Segni di speranza andranno offerti agli ammalati; le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. Le opere di misericordia sono anche opere di speranza”.
“Non manchi l’attenzione inclusiva verso quanti, trovandosi in condizioni di vita particolarmente faticose, sperimentano la propria debolezza, specialmente se affetti da patologie o disabilità che limitano molto l’autonomia personale. La cura per loro è un inno alla dignità umana, un canto di speranza che richiede la coralità della società intera”.
“Di segni di speranza hanno bisogno anche coloro che in sé stessi la rappresentano: i giovani. Essi, purtroppo, vedono spesso crollare i loro sogni. Non possiamo deluderli: sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire… E’ triste vedere giovani privi di speranza; d’altronde, quando il futuro è incerto e impermeabile ai sogni, quando lo studio non offre sbocchi e la mancanza di un lavoro o di un’occupazione sufficientemente stabile rischiano di azzerare i desideri, è inevitabile che il presente sia vissuto nella malinconia e nella noia. L’illusione delle droghe, il rischio della trasgressione e la ricerca dell’effimero creano in loro più che in altri confusione e nascondono la bellezza e il senso della vita, facendoli scivolare in baratri oscuri e spingendoli a compiere gesti autodistruttivi. Per questo il Giubileo sia nella Chiesa occasione di slancio nei loro confronti: con una rinnovata passione prendiamoci cura dei ragazzi, degli studenti, dei fidanzati, delle giovani generazioni! Vicinanza ai giovani, gioia e speranza della Chiesa e del mondo!”.
“Non potranno mancare segni di speranza nei riguardi dei migranti, che abbandonano la loro terra alla ricerca di una vita migliore per sé stessi e per le loro famiglie. Le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure”.
“Segni di speranza meritano gli anziani, che spesso sperimentano solitudine e senso di abbandono. Valorizzare il tesoro che sono, la loro esperienza di vita, la sapienza di cui sono portatori e il contributo che sono in grado di offrire, è un impegno per la comunità cristiana e per la società civile, chiamate a lavorare insieme per l’alleanza tra le generazioni. Un pensiero particolare rivolgo ai nonni e alle nonne, che rappresentano la trasmissione della fede e della saggezza di vita alle generazioni più giovani. Siano sostenuti dalla gratitudine dei figli e dall’amore dei nipoti, che trovano in loro radicamento, comprensione e incoraggiamento”.
“Speranza invoco in modo accorato per i miliardi di poveri, che spesso mancano del necessario per vivere. Di fronte al susseguirsi di sempre nuove ondate di impoverimento, c’è il rischio di abituarsi e rassegnarsi. Non dimentichiamo: i poveri, quasi sempre, sono vittime, non colpevoli”.
APPELLI PER LA SPERANZA
“Il Giubileo ricorda che i beni della Terra non sono destinati a pochi privilegiati, ma a tutti. Penso in particolare a coloro che mancano di acqua e di cibo: la fame è una piaga scandalosa nel corpo della nostra umanità e invita tutti a un sussulto di coscienza. Rinnovo l’appello affinché «con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e per lo sviluppo dei Paesi più poveri, così che i loro abitanti non ricorrano a soluzioni violente o ingannevoli e non siano costretti ad abbandonare i loro Paesi per cercare una vita più dignitosa»”.
“Un altro invito accorato desidero rivolgere alle Nazioni più benestanti, perché riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli”.
“Durante il prossimo Giubileo cadrà una ricorrenza molto significativa per tutti i cristiani. Si compiranno, infatti, 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio ecumenico, quello di Nicea. Il Concilio di Nicea ebbe il compito di preservare l’unità, seriamente minacciata dalla negazione della divinità di Gesù Cristo e della sua uguaglianza con il Padre. Il Concilio di Nicea è una pietra miliare nella storia della Chiesa. L’anniversario della sua ricorrenza invita i cristiani a unirsi nella lode e nel ringraziamento alla Santissima Trinità e in particolare a Gesù Cristo, il Figlio di Dio, «della stessa sostanza del Padre»”.
ANCORATI ALLA SPERANZA
“La speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle “virtù teologali”, che esprimono l’essenza della vita cristiana (cfr. 1Cor 13,13; 1Ts 1,3). Nel loro dinamismo inscindibile, la speranza è quella che, per così dire, imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza credente. Perciò l’apostolo Paolo invita ad essere «lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12). Sì, abbiamo bisogno di «abbondare nella speranza» (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portiamo nel cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta; perché ognuno sia in grado di donare anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito, sapendo che, nello Spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza. Ma qual è il fondamento del nostro sperare? Per comprenderlo è bene soffermarci sulle ragioni della nostra speranza (cfr. 1Pt 3,15)”.
“«Credo la vita eterna»: così professa la nostra fede e la speranza cristiana trova in queste parole un cardine fondamentale. Essa, infatti, «è la virtù teologale per la quale desideriamo […] la vita eterna come nostra felicità». Il Concilio Ecumenico Vaticano II afferma: «Se manca la base religiosa e la speranza della vita eterna, la dignità umana viene lesa in maniera assai grave, come si constata spesso al giorno d’oggi, e gli enigmi della vita e della morte, della colpa e del dolore rimangono senza soluzione, tanto che non di rado gli uomini sprofondano nella disperazione». Noi, invece, in virtù della speranza nella quale siamo stati salvati, guardando al tempo che scorre, abbiamo la certezza che la storia dell’umanità e quella di ciascuno di noi non corrono verso un punto cieco o un baratro oscuro, ma sono orientate all’incontro con il Signore della gloria. Viviamo dunque nell’attesa del suo ritorno e nella speranza di vivere per sempre in Lui”.
“Gesù morto e risorto è il cuore della nostra fede. San Paolo, nell’enunciare in poche parole, utilizzando solo quattro verbi, tale contenuto, ci trasmette il “nucleo” della nostra speranza (cfr. 1 Cor. 15,3-5). Cristo morì, fu sepolto, è risorto, apparve. Per noi è passato attraverso il dramma della morte. La speranza cristiana consiste proprio in questo: davanti alla morte, dove tutto sembra finire, si riceve la certezza che, grazie a Cristo, «la vita non è tolta, ma trasformata» per sempre. Nel Battesimo, infatti, sepolti insieme con Cristo, riceviamo in Lui risorto il dono di una vita nuova, che abbatte il muro della morte, facendo di essa un passaggio verso l’eternità”. Cosa sarà dunque di noi dopo la morte? Con Gesù al di là di questa soglia c’è la vita eterna, che consiste nella comunione piena con Dio, nella contemplazione e partecipazione del suo amore infinito. Quanto adesso viviamo nella speranza, allora lo vedremo nella realtà. Sant’Agostino in proposito scriveva: «Quando mi sarò unito a te con tutto me stesso, non esisterà per me dolore e pena dovunque. Sarà vera vita la mia vita, tutta piena di te». Cosa caratterizzerà dunque tale pienezza di comunione? L’essere felici. La felicità è la vocazione dell’essere umano, un traguardo che riguarda tutti”.
MA CHE COS’E’ LA FELICITA’? QUALE FELICITA’ ATTENDIAMO E DESIDERIAMO?
“Non un’allegria passeggera, una soddisfazione effimera che, una volta raggiunta, chiede ancora e sempre di più, in una spirale di avidità in cui l’animo umano non è mai sazio, ma sempre più vuoto. Abbiamo bisogno di una felicità che si compia definitivamente in quello che ci realizza, ovvero nell’amore, così da poter dire, già ora: «Sono amato, dunque esisto; ed esisterò per sempre nell’Amore che non delude e dal quale niente e nessuno potrà mai separarmi»”.
“Un’altra realtà connessa con la vita eterna è il giudizio di Dio, sia al termine della nostra esistenza che alla fine dei tempi. Se è giusto disporci con grande consapevolezza e serietà al momento che ricapitola l’esistenza, al tempo stesso è necessario farlo sempre nella dimensione della speranza. Il giudizio di Dio, che è amore (cfr. 1Gv 4,8.16), non potrà che basarsi sull’amore, in special modo su quanto lo avremo o meno praticato nei riguardi dei più bisognosi. Si tratta pertanto di un giudizio diverso da quello degli uomini e dei tribunali terreni; va compreso come una relazione di verità con Dio-amore e con sé stessi all’interno del mistero insondabile della misericordia divina. Il giudizio, quindi, riguarda la salvezza nella quale speriamo e che Gesù ci ha ottenuto con la sua morte e risurrezione. Esso, pertanto, è volto ad aprire all’incontro definitivo con Lui. E poiché in tale contesto non si può pensare che il male compiuto rimanga nascosto, esso ha bisogno di venire purificato, per consentirci il passaggio definitivo nell’amore di Dio. Si comprende in tal senso la necessità di pregare per quanti hanno concluso il cammino terreno, solidarietà nell’intercessione orante che rinviene la propria efficacia nella comunione dei santi, nel comune vincolo che ci unisce in Cristo, primogenito della creazione. Così l’indulgenza giubilare, in forza della preghiera, è destinata in modo particolare a quanti ci hanno preceduto, perché ottengano piena misericordia”.
CONCLUDENDO
“L’immagine dell’àncora nel logo del Giubileo è suggestiva per comprendere la stabilità e la sicurezza che, in mezzo alle acque agitate della vita, possediamo se ci affidiamo al Signore Gesù. Le tempeste non potranno mai avere la meglio, perché siamo ancorati alla speranza della grazia, capace di farci vivere in Cristo superando il peccato, la paura e la morte. Questa speranza, ben più grande delle soddisfazioni di ogni giorno e dei miglioramenti delle condizioni di vita, ci trasporta al di là delle prove e ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta alla quale siamo chiamati, il Cielo.
Lasciamoci attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri”.
Buon Anno Santo 2025
TESTO INTEGRALE BOLLA
https://www.vatican.va/content/francesco/it/bulls/documents/20240509_spes-non-confundit_bolla-giubileo2025.html
IL VANGELO DELLA DOMENICA
II domenica dopo Natale – Gv.1,1-18 (5 gennaio 2025)
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…”
“Si fece carne e non è tornato indietro. […] Si è unito per sempre alla nostra umanità, potremmo dire che l’ha “sposata”. […] Il Vangelo dice infatti che venne ad abitare in mezzo a noi. Non è venuto a farci una visita e poi se n’è andato, è venuto ad abitare con noi, a stare con noi. Che cosa desidera allora da noi? Desidera una grande intimità. Vuole che noi condividiamo con Lui gioie e dolori, desideri e paure, speranze e tristezze… Fermiamoci in silenzio davanti al presepe a gustare la tenerezza di Dio fattosi vicino, fattosi carne. E senza timore invitiamolo da noi, a casa nostra, nella nostra famiglia. E anche – ognuno lo sa bene – invitiamolo nelle nostre fragilità. Invitiamolo, che Lui veda le nostre piaghe. Verrà e la vita cambierà”. (Papa Francesco, 3 gennaio 2021).
IL “CONTATORE” DEGLI ABORTI
Controlla in tempo reale il numero degli aborti nel mondo dal 1 gennaio 2025
Oggi siamo a 319.000
VERIFICA IL CONTATORE
Con che coraggio chi è favorevole all’aborto prega Dio per ottenere il dono della pace o manifesta per la pace?
LA “DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA”
UN PROGETTO PER UNA SOCIETA’ ALTERNATIVA
I contenuti principali della Dottrina sociale della Chiesa.
VIDEO – 1. L’evolversi economico e politico e la Dottrina Sociale della Chiesa (GUARDALO)
UN LIBRO ALLA SETTIMANA
G.BIFFI, Né sazio, né disperato, ed. Il Timone, pp. 288, Euro 14,90
«Mangiare i tortellini con la prospettiva e la certezza del paradiso, rende migliori anche i tortellini». Non era né sazio, né disperato Giacomo Biffi, l’italiano cardinale, perché quella prospettiva di eternità, di paradiso, lo ha sempre accompagnato. Leggere per credere. Per dieci anni, dal 2004 al 2014, è morto l’11 luglio 2015, Giacomo Biffi mandò alla redazione del mensile Il Timone una serie di contributi autorizzandoli alla pubblicazione sulle pagine della rivista. Sono i quarantatré spunti raccolti in questo libro che costituiscono come un piccolo catechismo del grande cardinale. L’a b c della fede cattolica spiegato con ironia e senza troppa riverenza verso la cultura dominante.
LA NOSTRA BIBLIOTECA
https://www.gianmariacomolli.it/category/libri/
UN FILM ALLA SETTIMANA
Il maestro giardiniere (2023)
Narvel Roth si prende cura del giardino della tenuta di Gracewood in maniera meticolosa e appassionata. La proprietaria di Gracewood, Norma Haverhill, decide di affidargli la tutela della pronipote Maya, orfana e in brutti guai di droga.
I NOSTRI FILM
https://www.gianmariacomolli.it/category/film/
Twitter di Papa Francesco
#Mentre guardiamo i Magi che, con gli occhi rivolti al cielo, cercano la stella, chiediamo al Signore di essere, gli uni per gli altri, luci che portano all’incontro con Lui#
#Attirati e guidati dalla stella, i Magi superano ogni difficoltà per arrivare a vedere il Re Messia, perché sanno che sta avvenendo qualcosa di unico nella storia dell’umanità e non vogliono mancare all’appuntamento#
# Esprimo il mio grato apprezzamento a tutti coloro che nelle tante aree di conflitto lavorano per il dialogo e per i negoziati. Preghiamo perché su ogni fronte cessino i combattimenti e si punti decisamente alla pace e alla riconciliazione#
RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ONLINE
(Gli articoli più significativi di alcuni giornali online ma poco conosciuti)
Anno Santo
- FIDES – A Roma, in Terra Santa, in tutto il Mondo. Vademecum per richiedere le Indulgenze nell’Anno giubilare 2025
- LINEATEMPO – Nel flusso di una grande storia: i tratti originali del Giubileo della speranza
- VATICANNEWS – Papi e Giubilei: l’apertura della Porta Santa nella storia
- AVVENIRE – Il richiamo. Il Papa: se il Giubileo è solo turismo religioso, non serve
- LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Giubileo. Amnistia e indulto, il richiamo del Papa è trascendente
- IL GIORNALE – Il “Giubileo” non è allegria ma pacatezza e gratitudine per quanto fatto e ricevuto. E slancio per la ripartenza
- IL SUSSIDIARIO – Carlo Verdone: “la fede è una bomba, dolore dei bimbi mi manda in crisi”/ “Giubileo è una grazia di speranza”
- IL SUSSIDIARIO – GIUBILEO 2025/ Il Mistero ha rivelato il Suo volto, ecco perché la Chiesa spalanca la Porta del perdono
Attualità
(opinioni, commenti, idee, politica, fatti…)
- AVVENIRE – Via il 2024, avanti il 2025: ecco perché bisogna saper dire “grazie”
- IL SUSSIDIARIO – 2025, un buon anno inquieto
- IL GIORNALE – Buon anno senza invidia
- IL RIFORMISTA – Anche il 2025 è all’insegna della guerra: la Storia continua a segnare il presente, uno “scandalo che dura da 10mila anni”
- IL SUSSIDIARIO – DISCORSO FINE ANNO DI MATTARELLA/ Basta guerre, è il tempo della speranza collettiva
- FORMICHE.NET – Mattarella e il riferimento popperiano a giovani, web e violenza
- IN TERRIS – Nessuno nasce “sbagliato”
- VATICANNEWS – Cesvi, il 2024 un anno particolarmente duro tra guerre e disastri naturali
- LIBERO – La dittatura del politicamente corretto: le parole che non possiamo più dire
- LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Cordileone: “Il legame tra scienza e fede, antidoto al wokismo
- LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – La satira ride da una parte sola: a sinistra
- CENTRO STUDI LIVATINO -1984 di Orwell: Dal Grande Fratello al Panopticon Digitale
- IL GIORNALE – Se i maestri del pensiero diventano gli algoritmi
- INFORMAZIONE CATTOLICA – I danni della rivoluzione sessuale
- IL RIFORMISTA – Il processo mediatico è un assist ai teoremi sostenuti dalle procure: si giudichi la condotta del pm
- IL RIFORMISTA – Come si uccide la politica e il Paese, la micidiale condanna che resta oltre le sentenze, le archiviazioni e i proscioglimenti
- IL SUSSIDIARIO – Il vantaggio economico della sussidiarietà
- IL SUSSIDIARIO – LE SFIDE DEL LAVORO/ Occupazione femminile, un problema non solo di quantità
- IL SUSSIDIARIO – SCENARIO 2025/ Tassi più bassi e Giubileo per non aumentare le tasse e salvare le imprese
- ZUPPA DI PORRO – Manovra, cosa c’è di buono (e cosa no) nella Finanziaria
- IL SUSSIDIARIO – Tutti i bonus inclusi nella Manovra 2025/ Figli, casa, lavoro e salute: gli incentivi dell’anno nuovo
- IL SUSSIDIARIO – MANOVRA 2025/ “Ditelo sui tetti”, dalla famiglia alle fragilità ecco le proposte diventate legge
- INFORMAZIONE CATTOLICA – “Prima gli italiani!” Sì, ma quali?
Dal mondo
- IL SUSSIDIARIO – UCRAINA E GEORGIA/ “L’Ue dei nuovi diritti è un vicolo cieco, torni ai due polmoni di Giovanni Paolo II”
- IL SUSSIDIARIO – SCENARI/ I conti di Trump per trovare un accordo con Putin e tenere a bada Xi
- IL RIFORMISTA – La non vita in carcere di Cecilia Sala: niente letto, due coperte, luce accesa h24. La telefonata ai genitori e l’appello: “Fate presto”
- LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Siria anno zero. La vita a Damasco, fra calma apparente e caos
- IL GIORNALE – Il patto sulle terre rare: così Russia e Cina possono inguaiare l’Occidente
- AVVENIRE – Il nuovo editto. I taleban murano le finestre delle donne di Kabul
- IL SUSSIDIARIO – Centrali nucleari e/o comunità energetiche
Bioetica
- PROVITA&FAMIGLIA – Il drammatico bilancio degli aborti nel 2024. Oltre 123mila al giorno
- PROVITA&FAMIGLIA -Dalle guerre all’aborto all’eutanasia infantile. Le vittime dei moderni Erode
- PROVITA&FAMIGLIA – Grave voto del Parlamento europeo su aborto, gender e contro le associazioni pro life
- PROVITA&FAMIGLIA – Da ieri in Emilia-Romagna via libera all’aborto a domicilio
- AVVENIRE – Giornata per la Vita 2025. Nel più piccolo tra noi c’è l’avamposto di ogni diritto
- AVVENIRE – La storia. Non doveva nascere: ora Lucia è il simbolo “anti-scarto”
- LA NUOVO BUSSOLA QUOTIDIANA – Aborto legale o niente fondi: i Dem USA ricattano la Sierra Leone
- AVVENIRE – Medici cattolici. Perché le cure palliative sono la soluzione più umana alla sofferenza
- AVVENIRE – In Canada una morte ogni 20 è per suicidio assistito
- PROVITA&FAMIGLIA – Nel “progressista” Canada boom di morti per Eutanasia: 15mila in un solo anno
ARCHIVIO INIZIO VITA
ARCHIVIO FINE VITA, SUIDICIO ASSISTITO E EUTANASIA
Salute
- AVVENIRE – I tre verbi di noi medici: guarire, curare, consolare
- IL SUSSIDIARIO – I NUMERI/ Sanità, -19% di ricoveri in 10 anni, virtù (e sfide) del sistema ospedaliero
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- IL GIORNALE- Lotta contro il cancro, scoperte le impronte digitali dei tumori, il ruolo nella diagnosi precoce
- INFORMAZIONE CATTOLICA – Elton John: “No alla Cannabis, crea dipendenza”
- IL SUSSIDIARIO – Influenza aviaria, virus mutato in un paziente grave in Usa/ “Più facile il legame con i recettori umani
- VALIGIA BLU – Dalla lotta al diabete al business delle diete: il caso del farmaco Ozempic
Gender e dintoni
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- PROVITA&FAMIGLIA – Il Regno Unito vieta i bloccanti della pubertà per minori: «Rischiosi per la salute»
- AVVENIRE – Generazione D. «Bloccanti della pubertà: l’Italia prenda esempio dal bando inglese»
- INFORMAZIONE CATTOLICA – Trump: “Stop alla follia trans dal 1° giorno”
- INFORMAZIONE CATTOLICA – Gli infaticabili agenti della dissoluzione a Perugia
- PROVITA&FAMIGLIA – Rocca chiarisca il finanziamento della Regione Lazio a Gay Help Line
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Chiesa e Dottrina Cattolica
- AVVENIRE – La Giornata Mondiale della Pace. Il Papa affida a Maria il nuovo anno: pace e rispetto della vita
- ACI-STAMPA – Santo Stefano, Papa Francesco: “I martiri non si lasciano uccidere per debolezza”
- VATICANNEWS – Il Papa: oggi “catastrofe educativa”, 250 milioni di minori senza scuola
- VATICANNEWS – Il 2024 di Papa Francesco, artigiano di pace e pellegrino nel mondo
- IN TERRIS – Un documento Cei di 44 anni fa aveva letto i “segni dei tempi”
- ACI STAMPA – Diplomazia pontificia, un bilancio del 2024
Persecuzione contro il cristianesimo
- AVVENIRE – Il dossier. Nel 2024 uccisi 13 missionari: 8 erano sacerdoti
- AGENZIA FIDES – Vite spezzate, vite donate. Per la salvezza di tutti
- TEMPI.IT – «Il Nicaragua è una grande prigione. Ortega sogna di eliminare la Chiesa»
- TEMPI.IT – «Cane cristiano, vattene». La sharia è già il presente della Siria
- LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA – Il governo polacco a testa bassa contro i media cattolici
- IL GIORNALE – Texas, via la Bibbia dalle scuole: “Materiale sessualmente esplicito”
ARCHIVIO
Testimoni
- AVVENIRE – I volti del 2024: cinque protagonisti che hanno lasciato il segno
- AVVENIRE – Due anni dalla morte. Ouellet: «Benedetto XVI, faro dei nostri tempi difficili»
- IL SUSSIDIARIO – RATZINGER/ “Cosi mi ha sorpreso”, il suo biografo ricorda un maestro da non dimenticare
- BREVIARIUM – Essere veramente filosofi e veramente scienziati: Blaise Pascal
- AVVENIRE – L’intervista. I genitori di Sammy Basso: «Ci ha insegnato a vivere una vita piena»
- AVVENIRE – La testimonianza. «Quel giorno che Carlo Casini mi cambiò la vita»
- AVVENIRE – Testimonianza. Io, medico di neonati, vi racconto cosa vuol dire nascere in Afghanistan
- UCCR – Aldo Trento, per Eluana rifiutò la medaglia di Napolitano
ARCHIVIO
Famiglia, scuola, giovani
Famiglia
- VATICANNEWS – Il Papa: in famiglia non teste basse sul cellulare ma aperte al dialogo
- AVVENIRE – Riflessione. Lo strazio di Chiara e dei suoi genitori, il compito di farsi accanto
- AVVENIRE – L’affido. «Apriamo le porte di casa ai piccolissimi in attesa di essere adottati»
Scuola
- ORIZZONTE SCUOLA – L’insegnamento della religione cattolica come pratica teologica: una riflessione pedagogica.
- ORIZZONTE SCUOLA – Scuole Cattoliche a rischio chiusura, è l’appello di Monia Alfieri: “Preoccupata, senza buono scuola resteranno solo scuole elitarie”
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- ORIZZONTE SCUOLA – Rientro a scuola post-lockdown: impatto sulla salute mentale dei giovani. Una ricerca scientifica rivela aumento visite psichiatriche
- IL SUSSIDIARIO – Sara, lezione di libertà a una prof che non accetta domande
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Giovani
- PROVITA&FAMIGLIA -Nomofobia: cos’è la nuova ansia che colpisce il 91% dei giovani
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Immigrati, emarginati e fragili
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Cultura
- AVVENIRE – Scienza e fede. Big Bang o esistenza di Dio, le prove da sole non bastano
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Web e Comunicazione
- AVVENIRE – Pubblicità offensiva, più che la censura serve offrire una testimonianza efficace
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- LIBERO – Truffa, “pronto? Siamo i carabinieri”: l’ultimo raggiro, cosa fare se arriva questa telefonata
- IL GIORNALE – Commedie italiane da incubo. Come il “Conclave”
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