ET-ET: IPOTESI SU VITTORIO MESSORI di Aurelio Porfiri
“Deve essere veramente grande – e giustificata – l’ammirazione che Aurelio Porfiri ha per Vittorio Messori, per scrivere un libro su di lui; per ringraziarlo di essere stato lo strumento geniale di un percorso spirituale che non si è più fermato. Aurelio Porfiri è un uomo pieno e poliedrico, sempre spumeggiante di iniziative di ogni genere; per cui scrivere un libro per dimostrare gratitudine e ammirazione va da sé. Tutto questo per dire che ci sono sicuramente molte, ma davvero molte altre persone che libri non ne scrivono, però nutrono gli stessi sentimenti nei confronti di Vittorio Messori. E a ragione. Perché siamo di fronte a uno degli apologeti – e uso questa parola nel senso più nobile del termine, per fargli un complimento – più importanti dei nostri tempi. Non pensiate che esageri se mi vengono in mente nomi come quello di Chesterton, Clive Staple Lewis, Charles Peguy, per non citarne che alcuni. Tutti protagonisti della grande sfida che da oltre due secoli impegna il mondo, anzi il Mondo e la Chiesa; e che in ultima analisi consiste nella domanda di sempre: si può ancora credere, e perché, e a che cosa?
La risposta di Messori è in positivo: sì, si può credere. Non solo: credere è la cosa più razionale che l’uomo di oggi possa fare, e credere a questa storia incredibile che ha origine nella Palestina romana di duemila anni fa” (Dalla prefazione di Marco Tosatti)
(Editrice ChoraBooks, pp. 270, €. 15,80)