La nuova analisi, come rivela “Science”, ha rintracciato mutazioni in 16 geni su cui i tumori hanno “influenza” e su 8 proteine. Diagnosi precoce a costi ridotti. Il ruolo del San Raffaele di Milano.
Da un semplice prelievo del sangue si potranno identificare otto tipi di tumore, alcuni dei quali con tassi di mortalità ancora elevatissimi. E’ quanto sperimentato con successo, sull’uomo, da un’équipe internazionale di ricercatori guidati dalla Johns Hopkins University di Baltimora (Usa).
Gli scienziati hanno provato il test, chiamato “Cancer Seek”, su 2.000 pazienti affetti da cancro all’ovaio, al fegato, allo stomaco, al pancreas, all’esofago, al colon, al polmone e al seno, non diffusi ad altri organi. La nuova analisi, come ha rivelato “Science”, ha rintracciato mutazioni in 16 geni su cui i tumori hanno “influenza” e su 8 proteine stimolate dalla stessa malattia, scovando i tumori con un’affidabilità che varia, a seconda dei casi, dal 69 al 98%. E a costi contenuti, visto che la spesa per il test si aggirerebbe intorno ai 400 euro.
“Da questa ricerca potrebbe derivare un impatto enorme sulla mortalità del cancro – ha detto alla Bbc uno dei ricercatori, l’italiano Cristian Tomasetti, che ha sviluppato l’algoritmo matematico che distingue i pazienti sani da quelli malati – anche perché tra le neoplasie indagate ce ne sono alcune che non dispongono di programmi di screening precoce, come quello al pancreas, che dà luogo a pochi sintomi e per questo viene scoperto sempre in fase avanzata”. Tomasetti è fiducioso: “Se tutto procede per il verso giusto, tra due anni, da ora, il test potrà essere usato su tutti”. Lo studio, inoltre,” è importante perché dimostra quanto sia importante investire sulla prevenzione. Se ne parla molto, ma si continua ad investire di più sulle terapie”.
Alla ricerca ha contribuito anche un ospedale italiano, il San Raffaele di Milano, con il suo Centro Pancreas, guidato dal professor Massimo Falconi, in questi giorni negli Usa. “Si apre una finestra nuova sul futuro degli screening per i tumori – afferma ad Avvenire il chirurgo Gianpaolo Balzano, dello staff di Falconi -: con un unico prelievo di sangue sarà possibile individuare la presenza di 8 tipi di tumore, tra cui il pancreas.
Il test è in grado di distinguere il tipo sulla base delle proteine specifiche e dei frammenti di Dna mutati, poi analizzati in un algoritmo che dà una diagnosi finale. Per quanto riguarda il pancreas – aggiunge – questo test potrebbe rappresentare un esame di screening da utilizzare soprattutto nelle persone a rischio, appartenenti a gruppi familiari o affetti da sindromi genetiche che predispongono alla malattia”.
Vito Salinaro
Avvenire.it, 19 gennaio 2018