La legge n. 219 del 22 dicembre 2017 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, che entrerà in vigore il prossimo 31 gennaio, introduce nell’ordinamento italiano l’eutanasia, snatura la professione del medico, sostituisce al principio di beneficialità – da sempre a fondamento di una medicina rispettosa dell’uomo – il principio della disponibilità della vita. Sarebbe stata inaccettabile pur se avesse previsto, come è per la legge sull’aborto, l’obiezione di coscienza del personale sanitario.
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