Carmela è la mamma di Eliana, nata con un disturbo che rientra nello spettro autistico: “Abbiamo una chiesa vicino a casa, ma Eliana non vuole entrarci. La domenica c’è anche un gruppo di scout, ho chiesto se potevamo unirci a loro ma ci hanno fatto capire che non era ben accetta”. La denuncia: “Quando si diventa maggiorenni, per lo Stato i ragazzi autistici non hanno più bisogno di nulla”. Leggi
Oltre il 25% dei prodotti cinematografici, televisivi, radiofonici e pubblicitari italiani è gay friendly. E le amministrazioni si stanno adeguando. Dietro l’orgoglio Lgbt si nasconde solo un grande business. Leggi
Tutti dobbiamo poter riflettere più serenamente possibile sul fine vita. Apportando i loro lumi il 22 marzo, i 118 vescovi di Francia firmano una Dichiarazione – Fine vita: sì all’urgenza della fraternità –. Essi vi esprimono la loro compassione verso i fratelli e le sorelle in fine vita, e salutano gli operatori sanitari che procurano loro una reale qualità di vita con un fine vita il più calmo possibile. Essi deplorano le disparità nell’accesso alle cure palliative sul territorio nazionale, così come l’insufficienza dei momenti formativi proposti al personale sanitario, perché questo genera sofferenze tragiche. Sono queste a dare occasione alle domande di legalizzazione dell’assistenza al suicidio e dell’eutanasia. Leggi
La studentessa cristiana, 22 anni e il cuore pieno d’amore e di speranza, stroncata il 2 aprile 2015 con altri 147 giovani nella strage all’università di Garissa, è il simbolo dell’eroismo dei tanti martiri che ancora oggi, nel XXI secolo, pagano con il sangue la propria fedeltà a Cristo. Di quella Chiesa “dei martiri” che è nel cuore di Papa Francesco. Leggi
In carica dal marzo 2018 per un quadriennio il nuovo Comitato è così composto. Leggi
La Chiesa cattolica riconoscerà ‘beati’ i monaci algerini. Un “appello a tutta l’umanità”, perché il loro martirio è quanto mai attuale in un’Europa in cui l’islam miete martiri e ci rammenta che la missione non è solo nelle estreme regioni, ma anche a casa nostra. Leggi
In Divertirsi da morire, un saggio sulla televisione scritto nel 1985, quando Internet era ancora roba per scienziati, il critico americano Neil Postman diceva che dei due grandi romanzi distopici del Novecento, 1984 e Il Mondo Nuovo, il più realistico non era quello di George Orwell, come si credeva, ma quello scritto da Aldous Huxley. Per ricapitolare la tesi analogica di Postman sulla società occidentale, e aggiornarla al nostro tempo digitale, un recente articolo del Guardian ricordava che Orwell, con 1984, immaginava che la civiltà moderna sarebbe stata distrutta dalle nostre paure. Leggi
La strategia gramsciana dell’Onu per imporre aborto e diritti Lgbt: il ministro svedese Asa Regnér viene nominata vice direttore esecutivo di UN Women, l’ente delle Nazioni Unite per la parità di genere e i diritti delle donne. Ha guidato importanti processi e campagne come principale sostenitrice del femminismo, dell’aborto e dell’uguaglianza di genere in Svezia. Leggi
Come curiamo i nostri pazienti e come vorremmo fossero curati: cosa cambia nella Medicina Generale con la Riforma della sanità della Regione Lombardia. Leggi