Lascia perplessi l’idea di fondo che anima questo filone di pensiero, la convinzione, cioè, che “l’umano”, così come lo conosciamo e sperimentiamo, debba essere necessariamente superato, allo scopo di sconfiggerne tutti limiti biologici e strutturali. Pur potendo cogliere in questo orientamento una radicale apertura “trascendentale”, genuinamente umana, che spinge ogni individuo verso un “oltre”, ci chiediamo però se sia proprio vero che i limiti, propri alla nostra condizione umana, siano da considerarsi “a priori” negativi. Leggi
La senatrice Emma Bonino ha affermato nei giorni scorsi come è suo solito una chiara fake news: la difficoltà in Italia di abortire per la mancanza di medici non abortisti, ma i numeri dimostrano incontrovertibilmente il contrario. Leggi
Rapporto choc: dall’ Italia all’ Ungheria accordi coi despoti per frenare i flussi. Leggi
Gli utili sono in lieve calo, ma sono stati tutti devoluti in opere di beneficienza. E c’è in generale l’esigenza di mostrare che tutti gli investimenti dell’Istituto per le Opere di Religione non sono speculazione, non sono “soldi per far soldi” – nelle parole di monsignor Giovan Battista Ricca, prelato dell’Istituto – ma piuttosto un modo di aiutare davvero le “Opere di Religione”, secondo un “approccio basato sulla fede” che, in qualche modo, si contrappone all’ “approccio basato sui rischi” utilizzato nel campo degli investimenti. Leggi
Disabili? Possono diventare l’occasione, per tutti gli altri, d’essere normali. Leggi
Due storie simbolo dell’impegno femminile per la giustizia, nate proprio nella stagione delle stragi compiute da Cosa Nostra. Leggi
Lo psichiatra ad Huffpost: “Viviamo in una società dominata dalle frustrazioni. La sensazione prevalente è quella di trovarsi in un ambiente in cui ci si sente esclusi, ci si sente insicuri, si ha paura. Si accumula così la frustrazione, che poi diventa rabbia. E la rabbia sa a cosa porta? Porta alla voglia di spaccare tutto. Il nostro tempo non è violento, è distruttivo”. Leggi
Quarant’anni fa, il 22 maggio 1978, sotto il nome di legge 194 per l’interruzione della gravidanza veniva introdotto in Italia, da una classe dirigente democristiana, l’omicidio di Stato di massa. Leggi