D. Mencarelli, LA CASA DEGLI SGUARDI
Il libro è la storia autobiografica di Daniele Mencarelli che dopo essere sprofondato in una crisi esistenziale, si rifugia nell’alcool. Una famiglia e una madre amorevole che prova ogni strada per recuperare la fragilità del giovane Daniele, pervaso da una sensibilità feroce che gli opprime l’anima come una malattia “invisibile all’altezza del cuore o del cervello”. Daniele, si rifiuta di obbedire alle regole che la società impone: farsi una famiglia, trovare un lavoro e la sua vita viene attratta dal vuoto.
Quando sembra che la strada sia oramai segnata, grazie all’unico amico rimasto, spinto dall’amore per i suoi genitori, trova la forza di reagire: il 3 marzo del 1999 firma un contratto all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. Daniele, lavora in ospedale come facchino e addetto alle pulizie e proprio in quella casa “speciale”, tra i bambini segnati dalla crudeltà della malattia, che incontra quegli “sguardi” che lo porteranno a porsi delle domande scomode: perché, se la sofferenza pare essere l’unica legge che governa il mondo, vale comunque la pena di vivere e provare a costruire qualcosa? Le risposte arriveranno proprio lì, dove si racchiude l’essenza della vita tra bellezza e brutalità, dove Daniele troverà la sua “resurrezione”. Daniele Mencarelli, con la forza del linguaggio del poeta, trasporta il lettore nella sua storia, nella sua vita difficile fino alla completa rinascita di un uomo nuovo.
(https://www.lavocedinewyork.com/arts/libri/2018/03/09/la-casa-degli-sguardi-la-vita-come-parabola-dal-baratro-verso-la-rinascita/)
(Mondadori, pp. 228, €. 19,00)