Si è costruito i figli con l’utero in affitto a sua immagine e somiglianza, dichiarando di insegnare loro «come diventare numero uno». Ma criticare il narciso Ronaldo è impensabile. E quando ci provò il pediatra ex presidente dell’Ordine dei medici che ricordò come non potesse essere d’esempio vista la sua immoralità di utilizzare una madre surrogata, fu prontamente zittito.
Un uomo per cosa va giudicato? Per la sua professionalità e per quanto guadagna? Per i follower che ha su Facebook, Instagram e Twitter e per quanto viene osannato dai media? Allora Cristiano Ronaldo è il numero uno, non ci sono dubbi. Sui tre social ha 122 milioni di followers, più di Justin Bieber e più dell’intera sua squadra del Real Madrid, un valore patrimoniale stimato in 280 milioni di euro, 30 milioni di euro di entrate solo dal calcio a stagione più una quarantina dalle sponsorizzazioni. In caso contrario per quanto riguarda un rispettoso giudizio…
La notizia la sappiamo: CR7 potrebbe trasferirsi da Madrid a Torino, in casa Juventus. Costo dell’operazione 400 milioni. Trasferirsi con i suoi 33 anni, i venti sponsor tra orologi, compagnie aeree, automobili ecc. ecc. (CR7 più che un giocatore è un’azienda) la faccia da bravo ragazzo e il fisico muscoloso che – come ha scritto Il Corriere della Sera – piace a donne e a uomini. Ma a Cristiano Ronaldo tutto questo non basta: Lionel Messi, il suo rivale di sempre, guadagna quasi il doppio. Però per Ronaldo bisognerebbe tener conto anche della tripletta composta dai tre figli – Cristiano junior di 8 anni e i due gemellini Eva Maria e Mateo di un anno – avuti con maternità surrogata. Tre figli (più un quarto, pochi mesi meno dei gemellini, avuto dalla compagna, la modella Georgina Rodriguez) per cotanto padre, madre non pervenuta. Si sa solo che sono americane: perché non ha potuto realizzare questo suo desiderio né in Portogallo, suo paese d’origine, né in Spagna, paese dove gioca, per via delle leggi restrittive in materia.
Uteri che hanno accolto il seme, lo hanno gestito per nove mesi consegnando “il prodotto” finito. Giusto per diritto di cronaca: secondo qualcuno Ronaldo jr sarebbe figlio di una cameriera, pagata da Cristiano senior per avere la “cessione dei diritti” sul bambino. CR7 può anche questo. Non vogliamo qui entrare in merito alla maternità surrogata, che i lettori della NuovaBQ conoscono bene, ma continuare a raccontare l’altra faccia del cinque volte pallone d’oro.
Una domanda: un figlio non poteva bastare? Secondo una dichiarazione pubblicata dal tabloid inglese The Sun alla notizia dell’arrivo dei gemellini – anonima ma attribuita a persona molto vicina al giocatore – «Cristiano ritiene che il figlio necessiti di fratelli e che questo è il momento giusto». Più razionalmente (e freddamente) pianificati di così! Ma che padre è Ronaldo? Non conoscendolo né frequentandolo dobbiamo affidarci alle sue interviste. Che destano qualche perplessità. Come interpretare dichiarazioni del tipo: «Insegno ai miei figli come diventare numero uno»? Quando i gemellini avevano già otto mesi disse: «Sto imparando a cambiare loro i pannolini». Una mamma dunque serve! Ed ancora: «Ho delle bravissime baby setter», certo, se non c’è la mamma…Quando i gemellini sono nati lui non era presente. Presumiamo – sbagliando? – neppure durante la maternità.
Ma criticare l’asse portoghese non è pensabile e basta leggere su Internet le decine di articoli in cui la nascita dei suoi gemellini viene presentata come “normalità”. A criticarlo pubblicamente ci ha provato Gentil Martina, noto chirurgo pediatrico ed ex presidente dell’Ordine dei medici. «Ronaldo è uno str… immorale a utilizzare la madre surrogata. Non può essere d’esempio a nessuno» ha detto in un’intervista all’Espresso. Ma è stato prontamente zittito. Forse qualche esperto potrebbe parlare di sindrome da onnipotenza. C’è più grande onnipotenza che fare figli “da soli”?
Elisabetta Broli
www.ilsussidiario.net, 5 luglio 2018