“Saper fare bene l’informazione locale significa saper svolgere bene la funzione civile propria del giornalismo”. È quanto sostiene il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti eletto lo scorso ottobre. Carlo Verna, di origini napoletane, è iscritto all’Ordine da quarant’anni, 10 da pubblicista e 30 da professionista ed è congregato mariano della Comunità di vita cristiana che a Napoli ha il suo centro nella chiesa del Gesù Nuovo. L’abbiamo incontrato all’Università della Calabria, nell’ambito di un corso di formazione organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Calabria e dal Circolo della Stampa di Cosenza, cogliendo l’occasione per un’intervista concessa molto volentieri dal presidente Verna in quanto in passato ha collaborato con il settimanale diocesano di Napoli “Nuova Stagione”. Leggi
Gli Stati Uniti sono usciti dal Consiglio Onu per i diritti umani. E hanno fatto bene perché, come scrive Massimo Gaggi sul Corriere della Sera. Leggi
Dal 2017 il Belgio rimborsa quasi al 100% i test per individuare la Trisomia 21 e il 97% delle donne lo fa. I medici pongono questa domanda alle future madri e il numero di bambini nati è crollato. Leggi
Il beato Odoardo Focherini «ha saputo tradurre il suo amore per Cristo nell’ aiuto concreto ai fratelli, fino al martirio». Ed è per questo motivo che la Cittadella della carità sorta a Carpi, sua città natale, è stata «intitolata a questa nobile figura e alla sua amata consorte Maria». Leggi
Nessuno venga a dire che è colpa di internet. La rete con i suoi innumerevoli spazi è solo luogo ospitante di bellezze oppure di disagi. Proprio questi ultimi rappresentano uno dei semi del clima contrappositivo, dell’antilogia dilagante, di quell’ansia da prestazione a chi la spara più grossa, a chi oltraggia più del vicino, a chi gonfia maggiormente il petto in nome di una presunta supremazia ideologica. Quello che manca è una traiettoria dritta dei nostri comportamenti, spesso dettati da frustrazioni e malcontenti. Scarseggia la serenità di giudizio che evidenzia – lo spiega bene oggi il politologo Flavio Felice in un’intervista a Città Nuova – come “nel mondo della post-verità ciò che conta non è ciò che è vero, ma ciò che funziona”. È proprio questo il rischio. Leggi
Rom, sinti e caminanti. Lo stigma dell’incapacità di civilizzarsi, della dedizione al furto e all’accattonaggio. Ha radici lontane il pregiudizio antizigano di Michele Magno. Leggi
Il nuovo codice di condotta inviato a tutti i medici del paese sancisce che i comuni acciacchi dell’età avanzata (problemi di vista, udito, equilibrio) sono sufficienti per avere diritto alla “buona morte”. Leggi
Una bambina britannica di appena nove anni è finita in riabilitazione, perché nell’arco di pochi mesi aveva sviluppato una preoccupante dipendenza dal noto videogioco Fortnite. “Non avevamo idea, quando le abbiamo permesso di giocare, della natura che genera dipendenza o dell’impatto che poteva avere sulla sua salute mentale”, ha dichiarato la mamma al Sunday People, l’edizione domenicale del quotidiano The Mirror. Leggi
Il prof. Tirelli, dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, contesta il ddl sulla legalizzazione della cannabis e invita medici e politici a combattere contro ogni tipo di droga. Leggi
Obama era stato presentato dalla stampa internazionale come una sorta di Messia, l’uomo della speranza, quello che avrebbe “redento” l’America. Oggi viene ricordato come il peggior presidente della storia americana dal secondo dopoguerra. Vediamo perché (e non è difficile indovinarlo). Leggi