Quando l’alimentazione del nostro bambino non può essere completa e varia si può supplire con l’integrazione, ma sempre dietro consiglio del pediatra.
Polivitaminici e integratori: si tratta di preparati che contengono la maggior parte delle vitamine: ma sono davvero utili?
Cosa sono i polivitaminici o integratori multivitaminici? Sono preparati che di norma contengono la maggior parte delle vitamine: vitamina A, C, D, E, K e vitamine del complesso B: Vitamina B1, Vitamina B2, Vitamina B3 o PP, Vitamina B5, Vitamina B6, Vitamina B8 o H, folati e Vitamina B12. Sono disponibili sotto forma di gocce, sciroppi, pastiglie, compresse e compresse effervescenti. Contengono inoltre minerali come ferro, calcio, magnesio, zinco, rame e iodio.
Sono molte le ragioni che spingono i genitori a somministrare polivitaminici ai propri figli. Qualche volta li vedono stanchi o svogliati, magari dopo un’influenza o una tonsillite e sperano che i polivitaminici possano aiutarli a recuperare più in fretta. Altre volte si ricorre ai polivitaminici perché il bambino mangia poco. Può anche succedere che li si utilizzino per aumentare il rendimento scolastico.
A cosa servono i polivitaminici?
Ma in realtà non servono: non servono per recuperare più in fretta dai postumi di un malanno, non fanno andar meglio a scuola e men che meno fanno venire l’appetito ai bambini e ai ragazzi che non ne hanno. I bambini sani non li dovrebbero utilizzare mai.
Pillole e gocce non sono la fonte migliore di vitamine: lo è invece una alimentazione varia ed equilibrata. Se il bambino ha un’alimentazione varia, che comprende verdura, frutta, latte o latticini, pesce e carne, assume anche tutte le vitamine di cui ha bisogno. E non corre rischi, perché anche le vitamine, come tutti i farmaci, se date in eccesso possono fare danni. Un’evenienza tutt’altro che rara perché siamo abituati a maneggiare le vitamine come fossero caramelle. Non le riponiamo come gli altri farmaci – e come dovremmo – in un armadietto chiuso, fuori della portata dei bambini che possono così prenderne a volontà
e andare incontro a una vera e propria ipervitaminosi che andrà curata, qualche volta in Ospedale.
Le eccezioni alla regola
Anche la regola di non somministrare polivitaminici ha le sue eccezioni. Alcuni bambini hanno effettivamente bisogno di una integrazione con vitamine:
• i piccoli bambini allattati esclusivamente al seno o con latti formulati debbono ricevere un’integrazione di vitamina D, a meno che il latte formulato non sia già addizionato con questa vitamina;
• i bambini che si alimentano con diete “ristrette” o “selettive”: quelli che seguono una dieta per ragioni mediche, come un’allergia alimentare, ma anche quelli che “non mangiano frutta e verdura”, “mangiano solo la pizza”, “rifiutano tutto salvo latte e dolci”…tutti questi casi vanno discussi con il Pediatra che darà i consigli migliori per variare al più presto la dieta e per individuare caso per caso le integrazioni vitaminiche e minerali di cui, nel frattempo, il bambino ha bisogno;
• i bambini a dieta vegana, vegetariana o che seguono altre diete alternative hanno tutti bisogno di integrazioni con vitamine e minerali (il ferro, ad esempio) che andranno decise volta per volta del pediatra;
• alcuni bambini con problemi di salute hanno bisogno di farmaci che interferiscono con l’assorbimento o con il metabolismo dei nutrienti e rendono necessaria l’aggiunta alla dieta di vitamine o minerali; il Centro che li segue prescrive sempre le vitamine necessarie.
Ospedale Bambino Gesù
27 luglio 2018