Esiste un bene comune costruito su una identità culturale che va protetta, ma fa parte di questa identità accogliere e integrare, contro l’egoismo e l’individualismo. Accanto al diritto della persona di emigrare vi è anche quello di non emigrare, cioè di trovare nella propria patria le risorse per vivere e migliorare. Scrisse Benedetto XVI nel “Messaggio per la giornata del migrante e del rifugiato” del 2013: «Nel contesto socio-politico attuale, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con il beato Giovanni Paolo II che “diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono ostantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione” (Discorso al IV Congresso mondiale delle Migrazioni, 1998)».
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