Si parla molto del nostro ministro dell’interno Matteo Salvini in questo tempo e sopratutto dopo l’attacco sferrato da Famiglia Cristiana che si è pubblicamente esposta contro il leader della Lega, definendolo provocatoriamente addirittura alla pari di “satana” attraverso il titolo “vade retro salvini“. Un vero e proprio putiferio mediatico che sta creando molta confusione anche tra cristiani stessi e abbiamo ritenuto decisamente illuminante segnalarVi le parole espresse da Costanza Miriano nel suo Blog che Condividiamo integralmente sintonizzato pienamente alla nostra personale visione. Leggi
Prima profugo, poi mediatore, ora Soma Makan prova a dare un futuro ai bambini del suo Paese. Leggi
Fermare l’emorragia di giovani che lasciano i propri Paesi in cerca di migliori condizioni o al mero fine di salvare le proprie vite. Favorire i processi di pace e riconciliazione in una delle aree dell’Africa più vessate da conflitti, guerre civili, dittature sanguinarie. Rilanciare l’impegno alla evangelizzazione di un continente che vede crescere il numero di battezzati cattolici, ma rischia di perdere la sfida di vivere i valori nella vita quotidiana. È un’agenda piena quella che si è data la “Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Orientale” (Amecea), l’organismo che riunisce le Conferenze di Eritrea, Etiopia, Kenya, Malawi, Sudan/Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia (con le affiliazioni di Gibuti e Somalia). Leggi
Intervista a José Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa Leggi
Louis Pasteur (1822-1895) è stato il padre della microbiologia (branca della biologia che studia i microorganismi, batteri e virus), e come tale è uno degli scienziati che con le sue scoperte ha giovato maggiormente al benessere dell’umanità. Leggi
Gli studi dimostrano che le tue abitudini determinano la felicità (o l’infelicità) più di ogni altra cosa nella vita. Non lasciare che queste cattive abitudini ti trascinino verso il basso. Leggi
Se il sonno della ragione genera mostri, quello della scienza li rende invincibili. La vicenda dei no vax appartiene ad entrambe le categorie: per questo lascia esterrefatti e attoniti. Il rifiuto del criterio scientifico non è una novità: appartiene alle fasi più retrive della storia umana, quelle dove superstizione e credenze primitive fanno da padroni. Pensavamo di aver definitivamente superato quella palude: non è così. Anche l’idea che il progresso scientifico sia comunque e per forza portatore di benessere, sicurezza e miglioramento della qualità della vita è alle nostre spalle. Troppi lutti e istruzioni, troppe violenze all’equilibrio del pianeta hanno convinto del contrario e della necessità di prudenza e cautela per garantire l’ecosistema. Leggi
Una guida agli imbrogli che le aziende usano online per convincerci a fare sempre quello che vogliono loro e come difendersi. Leggi
Al’annuale Summer School dell’associazione “Il mondo parla”, in collaborazione con Diesse e l’Istituto Luosi di Mirandola, si è esaminato il romanzo “L’idiota“. Leggi
Che la democrazia sia un modello politico in crisi a livello globale pare un fatto assodato: fior di commentatori e analisti si sono sforzati di spiegarci il perché e il come. Adesso c’è una conferma autorevole, con un focus sulla situazione italiana, basata su dati statistici raccolti da Eurobarometro ed elaborati dall’Istituto Cattaneo di Bologna. Viene fuori che sì, purtroppo la democrazia non gode di grande fiducia nel nostro Paese (ma va perfino peggio negli Usa, in Canada, in Spagna e in Grecia), dove il tasso di soddisfazione per il suo funzionamento è calato di 5 punti percentuali in dieci anni, tra il 2007 e il 2017, passando dal 41% al 36%. Attenzione, però, non è tutto oro ciò che luccica: il grado di soddisfazione per la democrazia è in aumento in diverse nazioni europee, ma tra queste spiccano quelle del gruppo di Visegrad. In particolare, in Ungheria il balzo in avanti è stato del 20% circa. Seguono, sempre con tendenza positiva, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Insomma, osserva il curatore dello studio Marco Valbruzzi, «l’aspetto peculiare è che il gradimento dei cittadini per la democrazia aumenta proprio nel momento in cui la democrazia in queste nazioni assume altre sembianze, sempre meno liberali rispetto a quelle osservate in passato». Leggi