Non ci dovrebbe essere bisogno di ricordare che il giornalismo debba essere scrupoloso, corretto e oltremodo rigoroso, per servire la libertà del cittadino e nell’interesse della res publica, e di un bene comune condiviso. Eppure forse mai come oggi, sembra esservi un atteggiamento saccente, in alcuni casi addirittura violento, proteso all’affermazione ideologica della cosiddetta ‘straordinarietà’, sempre e comunque in chiave negativa. Leggi
Ecco cosa succede quando una civiltà sostituisce il concetto di qualità della vita a quello di sacralità della vita. Leggi
E contro quella Europa così inadeguata, il vero atto di forza è fare sbarcare quei pochi sfortunati dalla nave Diciotti. In questo modo si dà più valore alle richiamate ragioni del Governo e si permette all’Italia di rispettare ancora una volta i principi del diritto naturale. Leggi
Le conseguenze traumatiche di un aborto spontaneo, anche se si verifica molto presto, sono una costante provata a livello empirico e statisticamente significativa. Leggi
Una giornalista spiega sul Nyt la scelta di vestire la figlia da maschio e il figlio da femmina, alcune famiglie seguono il “gender neutral parenting”, altre nascondono il sesso dei figli per lasciarli “liberi”, mentre alcune marche inventano leggins per maschi e maglie nere con disegni femminili. Eppure si parla di baby-trans da assecondare con farmaci e ormoni. Leggi
Marco è un ragazzo che è uscito dall’inferno della droga dopo aver vissuto il cammino di Nuovi Orizzonti a Montevarchi dove è entrato nel 2013. Dopo il programma terapeutico ha scelto di restare in comunità per dedicare il suo tempo e la sua vita a chi come lui necessita di ascolto, accoglienza e sostegno. I primi due anni li ha vissuti da operatore e questo ultimo anno di servizio si è dedicato principalmente alla prevenzione in progetti scolastici incontrando circa 3.000 studenti classe per classe in Toscana. Quando siamo partiti per la missione in Brasile a fine maggio mi ha condiviso con le lacrime agli occhi le delicate confidenze raccolte e quel “grido inascoltato” di cui ci parla Chiara Amirante e che ben troviamo descritto nel suo ultimo libro. Vi lascio alla testimonianza approfondendo un tema del Sinodo e attingendo alle indicazioni del Papa sulla santità. Leggi
Il 26 agosto è scoppiata nelle Fiandre una polemica surreale: la notizia buona è che l’assessore alla Cultura Sven Gatz ha scoperto chi è san Paolo, quella cattiva è che non ha capito niente di quello che scrive. Leggi
Si sente oggi spesso parlare del «primato della coscienza» come di valore sommo e irrinunciabile. L’espressione sembra a tutta prima innocua e pare riflettere l’alta dignità della coscienza nel giudicare del valore delle nostre azioni e in tal senso parrebbe accettabile. Ma in questa materia così delicata non ci si deve abbandonare a una facile retorica o alla frase ad effetto, ma occorrono molta precisione e cautela, perché in questo campo sono frequenti e pericolose le insidie sotto l’apparenza della verità. Leggi
Nuovi studi dicono che l’ecatombe continua: nel 2010 fu dato l’allarme dal governo americano perché la prima causa di morte era la dipendenza dai “painkiller”. Il problema è l’incapacità di tollerare il dolore, il tempo che passa o una vita meno performante, ma ad osteggiare la prevenzione sono anche le case farmaceutiche. Una deriva che potrebbe colpire anche l’Italia. Leggi
Il buco nero delle prigioni clandestine libiche ha numeri da Terzo Reich: circa 400mila i profughi «contabilizzati» dalle autorità di Tripoli, ma quelli rimasti imprigionati sono molti di più. Leggi