Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari sono in attesa del verdetto di appello: «Nel mirino per aver esercitato la libertà di culto».
Condannati solo perché cristiani e praticanti: questa è la colpa di Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari, arrestati dopo che le forze di sicurezza in borghese hanno fatto irruzione nelle loro abitazioni di Teheran durante una privata celebrazione natalizia. Sono stati presi di mira esclusivamente per aver praticato pacificamente la loro fede cristiana. Complessivamente sono stati chiesti per loro 45 anni di carcere.
I quattro sono accusati di aver organizzato e condotto Messe in casa e di aver viaggiato fuori dall’Iran per partecipare a seminari cristiani: prove che hanno fatto scattare il reato di “minaccia alla sicurezza nazionale”. Yousef Nadarkhani è in carcere, mentre gli altri tre sono liberi su cauzione. Tutti sono in attesa del verdetto del tribunale d’appello.
Amnesty International ha lanciato una petizione per annullare la condanna. “Victor Bet-Tamraz, Shamiram Issavi, Amin Afshar-Naderi e Hadi Asgari sono stati presi di mira unicamente per l’esercizio pacifico dei loro diritti alla libertà di religione e credo, espressione e associazione”, si legge sul sito dell’organizzazione.
Nel mese di luglio 2017, la sezione 26 del Tribunale rivoluzionario di Teheran ha condannato Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari a 10 anni di carcere con l’accusa di “formare un gruppo composto da più di due persone allo scopo di interrompere la sicurezza nazionale”. Amin Afshar-Naderi è stato condannato a ulteriori cinque anni di prigione per “aver offeso le santità islamiche” con un post satirico su Facebook condiviso dall’account di qualcun altro. Nel post si adottava uno stile di scrittura coranica per commentare il forte aumento del prezzo del pollo in Iran.
Victor Bet-Tamraz, un ministro ordinato, e la sua famiglia sono stati perseguitati dalle autorità iraniane per anni, solo per aver praticato la loro fede. Nel marzo 2009, la chiesa pentecostale assira di Teheran che Victor Bet-Tamraz stava conducendo, è stata forzatamente chiusa dal ministero dell’Interno perché svolgeva funzioni in lingua persiana. Anche il figlio di Victor Bet-Tamraz, Ramiel Bet-Tamraz, è stato preso di mira. È stato arrestato insieme ad altri quattro cristiani da funzionari del ministero dell’Intelligence durante un picnic il 26 agosto 2016 nella città di Firuzkuh.
Paolo M. Alfieri
11 ottobre 2018
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/appello-di-amnesty-per-4-cristiani-condannati-in-iran